venerdì 22 Novembre 2024,

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Corruzione: arrestato giudice Tar, già coinvolto in inchiesta

scritto da Redazione
Corruzione: arrestato giudice Tar, già coinvolto in inchiesta

Il giudice del Tar del Lazio, Franco Angelo Maria De Bernardi, arrestato oggi su ordine della Procura di Roma, era già stato coinvolto nel maggio scorso in una vicenda giudiziaria della Procura di Palermo legata all’attività di riciclaggio e abusiva attività finanziaria   Il pm della procura capitolina gli contesta il reato di corruzione in atti giudiziari. In particolare, come scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare, De Bernardi avrebbe siglato un accordo con l’avvocato Matilde De Paola “in base al quale quest ‘ultima si impegnava a corrispondere al giudice del Tar somme di denaro quale compenso per il compimento di una serie di atti contrari ai doveri d’ufficio consistenti di volta in volta, nell’accordarsi con parti processuali in ordine alla nomina della stessa De Paola quale difensore in procedimenti davanti al Tar del Lazio”.
Il giudice De Bernardi e l’avvocato De Paola, stando all’ impianto accusatori, hanno operato su due ricorsi presentati dagli ammiragli. “Ciò che emerge dall’attività investigativa svolta – si legge nell’ordinanza – i ricorsi sono curati da De Bernardi per mezzo dello studio De Paola e che per la sua attività il giudice ha percepito dall’avvocato un compenso ‘mascherato’ per circa 10 mila euro da una fattura emessa da Mandija Evis (compagna del giudice De Bernardi ndr)“. Nell’ordinanza si cita una intercettazione dalla quale emerge come l’avvocato De Paola “oltre ad illustrare la natura dei rapporti con il De Bernardi, indica i diversi compensi richiesti per i procedimenti trattati, precisando – si legge – le modalità di versamento degli stessi e facendo in ultimo richiamo all’ esigenza di giustificare l’ emissione di una fattura in favore di Mandija Evis  per la corresponsione al giudice degli importi dovutigli per la sua collaborazione nei ricorsi dei due ammiragli (Trevisani e Callini)“.
In riferimento al lavoro svolto per i ricorsi presentati dai due ammiragli il gip Maria Paola Tomaselli scrive che “il giudice ha svolto un’ attività di interferenza nella fase di studio e predisposizione del ricorso, ma non anche nella fase decisionale“. In una intercettazione tra De Bernardi e De Paola il giudice si spinge ad affermare “di aver fatto al Trevisani una sentenza ad hoc“.

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