Il potere d’acquisto delle famiglie italiane è diminuito nell’ultimo biennio. Nel 2022, ad esempio, l’inflazione è stata dell’8,1% e anche quest’anno purtroppo non demorde essendo, attestandosi attorno al 7%. Si profila anche un incremento del costo delle bollette, come evidenziato recentemente dall’Arera. Negli ultimi due anni, le famiglie, hanno dovuto subire un aumento dell’inflazione pari al 15% e, conseguentemente, il loro potere d’acquisto è decisamente calato. In correlazione a ciò, i consumi, hanno subito un decremento del 6%, con una qualità inferiore dei prodotti acquistati, al fine di poter risparmiare. In altre parole, la situazione non è rosea, il Prodotto Interno Lordo si attesterà attorno all’1%, una cifra troppo bassa per poter dare risposte allo sviluppo economico del paese e ai dati occupazionali che rimangono sempre negativi, soprattutto in ambito giovanile.
Per favorire la ripresa del potere d’acquisto delle famiglie è necessario che, nel nostro paese, si investa di più e meglio, ma soprattutto si utilizzino i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con grande celerità e determinazione al fine di migliorare le condizioni economiche globali del paese, facendo così il Prodotto Interno Lordo e dare un lavoro ai più giovani.
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