I bagnanti vecchi e nuovi che frequentano la bellissima insenatura della Costa Azzurra terracinese sanno bene che è un zona dove Eolo non si risparmia di certo.
Il vento in alcuni giorni è impetuosissimo e può essere un vero nemico per gli alberi mal messi in arnese.
I bagnanti del mare della Costa Azzurra terracinese del km 104,52 della via Appia lo sanno bene e guardano a questi alberi con una certa apprensione, specialmente ad uno, rinsicchito da far paura, e pronto forse a cadere rovinosamente a terra.
Se il “malconcio” dovesse precipitare, probabilmente non cadrebbe in zona sicura e nessuno dei villeggianti vuole pensare che possa proprio precipitare sui loro ombrelloni.
Tanti di questi, poi, s’interrogano chiedendosi di chi sia la proprietà del terreno circostante agli alberi caduchi e perché nessuno se ne occupa.
Nel chiacchiericcio estivo i più introdotti negli ambienti che contano, discettano di competenza “livellaria” della Chiesa della Provincia di Latina sui questi terreni, i cui proventi economici di un eventuale affitto andrebbero per il sostentamento del clero.
Al di là di queste situazioni di natura tecnica che interessano poco, rimane il dato importante: un albero rinsicchito potrebbe da un momento all’altro cadere a terra.
Pertanto, chi ne ha la cura dovrebbe forse provvedere alla soluzione del problema prima che il rischio di caduta possa concretizzarsi, arrecando un possibile pericolo ai bagnanti stanziali nelle adiacenze.
Si confida, in vacatio dei proprietari, un intervento deciso delle Istituzioni proposte.
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