COTRAL, TRUCCAVANO MANUTENZIONI AUTOBUS: 50 INDAGATI E UN ARRESTATO
(OMNIROMA) Roma, 16 GEN – Truccavano le manutenzioni degli autobus delle
linee regionali COTRAL facendo risultare di aver riparato pullman che invece
continuavano a circolare senza i prescritti standard di sicurezza o, peggio,
subivano continui guasti.
I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno arrestato stamattina il
titolare di una società affidataria dell’appalto per la manutenzione e
riparazione degli autobus di linea regionali per truffa aggravata ai danni
dello stato e frode in pubbliche forniture.
Le indagini, durate oltre due anni, hanno fatto emergere una reiterata e
spudorata condotta fraudolenta realizzata da più società appaltatrici che,
con la complicità di alcuni dipendenti infedeli di COTRAL che hanno
certificato la corretta esecuzione delle manutenzioni degli autobus di linea,
hanno incassato somme per prestazioni mai eseguite.
Le attività investigative sono iniziate nel 2014 a seguito di una denuncia
presentata dai vertici della stessa Azienda regionale, allarmati
dall’enorme ed inusuale mole di guasti degli autobus che ha causato
numerosi disservizi ai cittadini. Si erano verificati, inoltre, persino
episodi di incendi di vetture lungo le tratte regionali che, come è stato
poi accertato, erano dovuti anche all’omessa manutenzione dei mezzi da
parte della quasi totalità delle imprese affidatarie del servizio.
L’azienda regionale, all’esito di un’attività ispettiva interna, aveva
rilevato e segnalato alcune criticità nei rapporti con le ditte appaltatrici
delle attività di manutenzione dei mezzi.
Le penetranti indagini, eseguite dai Finanzieri del Nucleo di Polizia
Tributaria della Capitale attraverso intercettazioni telefoniche, esame di
corposa documentazione, perquisizioni e sequestri, hanno fatto emergere un
collaudato sistema di frode ai danni di COTRAL. In particolare: la
manutenzione richiesta non veniva concretamente effettuata, pur essendo
attestata
dagli organi di controllo dell’azienda; in caso di necessità di
sostituzione di pezzi, in luogo di quelli originali venivano utilizzati pezzi
di ricambio usati e ripuliti, spacciati per nuovi; nel caso in cui
l’azienda forniva il pezzo da installare, questo veniva trattenuto dalla
ditta per la successiva rivendita a terzi o addebitato a Cotral per altri
lavori mentre sul veicolo veniva installato un pezzo usato ovvero si ripuliva
quello presente, facendo comunque figurare, sempre con la complicità degli
addetti ai controlli, che l’intervento si era concretizzato nei termini
stabiliti contrattualmente.
Inoltre, un riscontro eseguito su circa 1400 vetture, pressoché la totalità
degli autobus Cotral, ha fatto emergere come anche i cronotachigrafi digitali
in dotazione ai bus di linea non venissero revisionati da parte
dell’impresa affidataria dell’appalto che, invece, ne certificava
falsamente la taratura. Dall’analisi dei tracciati dei sistemi di
geolocalizzazione installati a bordo dei pullman è emerso, infatti, che
nelle date in cui veniva attestata la revisione, le vetture di linea si
trovavano in servizio sul territorio regionale o ferme nei depositi. Il
sistema di frode era finalizzato a rendere remunerativo, per la ditta
affidataria, l’appalto per l’installazione degli stessi cronotachigrafi a
quest’ultima aggiudicato sulla base di un’offerta evidentemente anomala
per l’esiguità dell’importo di aggiudicazione. Nei confronti di questa
società, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria stanno ora procedendo
al sequestro di disponibilità finanziarie per complessivi 91.000 euro ovvero
l’importo che COTRAL ha pagato per la taratura periodica dei
cronotachigrafi digitali, attività – come detto – mai effettivamente
svolta. La struttura criminale si è consolidata nel tempo proprio grazie
alla compiacenza di alcuni capi tecnici della COTRAL, responsabili del
controllo e del riscontro delle manutenzioni effettuate. Le prestazioni
manutentive riguardavano anche parti essenziali delle vetture, quali il
sistema frenante o le parti meccaniche principali di bus che in alcuni casi,
avevano già oltre quindici anni di vita e necessitavano di una corretta e
reale manutenzione al fine di garantire i livelli di sicurezza essenziali.
I dipendenti di COTRAL attualmente indagati invece di curare gli interessi
dell’Azienda hanno favorito i proprietari delle officine di manutenzione
omettendo volutamente di effettuare i prescritti riscontri e convalidando la
regolarità delle lavorazioni effettuate a tutto vantaggio dei fornitori.
Alcuni di loro, venuti a sapere delle indagini in corso poiché nominati
ausiliari di PG per esaminare i veicoli oggetto di riparazione, si sono
subito preoccupati di avvertire i dipendenti coinvolti nell’attività di
controllo e pertanto sono stati denunciati per il reato di rivelazione di
segreto di ufficio e favoreggiamento personale. Le lunghe e complesse
attività di polizia giudiziaria svolte dalla Guardia di Finanza hanno
consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria complessivamente 50
persone per concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato, frode nelle
pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti, abuso
d’ufficio, turbata libertà degli incanti, rivelazione di segreto
d’ufficio, favoreggiamento e falso, ma soprattutto hanno permesso di porre
fine ad un sistema truffaldino che ha depauperato le casse dell’azienda
regionale creando, oltre al danno economico, anche il cattivo funzionamento
dei mezzi, notevoli disagi e disservizi per l’utenza e persino la messa in
pericolo dei fruitori degli autobus. Oggi è stato tratto in arresto V.M.,
55enne romano, responsabile di una delle officine coinvolte nell’inchiesta
che, durante le indagini, come palesato dalle intercettazioni, ha espresso il
proposito di realizzare condotte ancor più raffinate per non farsi scoprire
e per assicurarsi il profitto derivante dalle omesse o imperfette attività
di manutenzione affermando: “noi dobbiamo ruba’ nei modi giusti! Noi
dobbiamo ruba’ nei modi giusti!”.
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COTRAL, GIANA (AD): “BENE INDAGINI, NEL 2014 ABBIAMO VOLTATO
PAGINA”
“Quello delle manutenzioni è un tema con cui ci
siamo scontrati fin dai primi giorni del nostro insediamento. Da subito
abbiamo informato gli inquirenti segnalando tutto ciò che nelle nostre
attività di verifica interne era stato rilevato come anomalo”. Lo dichiara
in una nota l’Amministratore Delegato di Cotral, Arrigo Giana.
“Parallelamente, dal punto di vista organizzativo, abbiamo potenziato le
verifiche ispettive interne e attivato la rotazione del personale addetto al
controllo al fine di allontanare alcuni dipendenti dalla gestione dei
contratti – aggiunge – I controlli rigorosi sulle prestazioni in alcuni casi
hanno portato all’esclusione o alla sospensione dall’albo fornitori di
alcune ditte aggiudicatarie dei contratti. Proprio per questo motivo abbiamo
definito una nuova modalità di affidamento delle attività di manutenzione
della flotta in un full service che garantisce l’efficienza dei bus e
maggiore efficacia nelle procedure di controllo. Desidero ringraziare la
Magistratura e le Forze dell’Ordine – conclude Giana – che ci aiutano a
rendere sempre più trasparente il lavoro che stiamo portando avanti da oltre
due anni all’interno della azienda”.
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