“In questo periodo di complessa e delicata emergenza sanitaria, ci sono categorie professionali che stanno assicurando importanti prestazioni di pubblica utilità a favore di comunità e territorio. Lavoratori di aziende pubbliche, spesso costretti a lavorare in condizioni precarie ma sempre pronti ad espletare la propria mansione con competenza e spirito di sacrificio. Tra loro, figurano senza dubbio i lavoratori Ama, che ringraziamo per quanto fanno quotidianamente per l’igiene pubblica di Roma. La municipalizzata vive da tempo un momento di grande crisi operativa e funzionale e sono numerose le segnalazioni che ci giungono in merito alle difficili condizioni di lavoro dei suoi dipendenti. Per questa ragione, adesso più di prima, è necessario che i vertici Ama rispondano a una serie di domande mirate e concrete. Innanzitutto, le misure anti contagio e i protocolli di sicurezza vengono applicati in maniera rigorosa? Quanti sono i morti e contagiati di Covid in azienda da marzo ad oggi? La misurazione della temperatura avviene per tutti i posti di lavoro e per tutti gli accessi negli spazi aziendali? Ci sono verifiche e controlli sul distanziamento sociale e quali le modalità sulla presenza dei lavoratori sui mezzi di raccolta? Sono previsti test antigenici periodici e sistematici? Auspichiamo che da Ama giungano risposte rapide e convincenti: la salute dei dipendenti prima di tutto”.Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio e responsabile nazionale Organizzazione di Cambiamo con Toti, Adriano Palozzi, e il responsabile Ambiente e Periferie del comitato promotore Cambiamo Lazio, Fabio Fiesole.