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Cultura: dal 26 marzo a Villa Mondragone “Committenza e Devozione: un focus su sei dipinti del Barocco romano”

scritto da Redazione
Cultura: dal 26 marzo a Villa Mondragone “Committenza e Devozione: un focus su sei dipinti del Barocco romano”

Villa Mondragone a Monte Porzio Catone ospita dal 26 marzo al 17 luglio 2022 “Committenza e devozione: un focus su sei dipinti del Barocco Romano”. Una mostra didattica a cura del Prof. Giovan Battista Fidanza, ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università di Roma “Tor Vergata” nonché Direttore di Villa Mondragone, e Guendalina Serafinelli, Instructor in Liturgical Art and Architecture alla Catholic University of America di Roma e Advisor dell’American Academy in Rome. L’esposizione è promossa dalla Regione Lazio e organizzata dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Irvit – Istituto Regionale per le Ville Tuscolane, The Catholic University of America e il Pontifical Irish College di Roma.

Nell’ex Galleria dei dipinti di Villa Mondragone, costruita nel 1613 dal Cardinale Scipione Borghese per la sua collezione di quadri e statue, saranno esposti al pubblico sei dipinti su tela di alcuni tra i maggiori rappresentanti del Barocco romano: ‘Ecce Homo’ di Guido Reni dal Pontifical Irish College di Roma, il ‘San Francesco di Paola e San Nicola di Bari’ di Andrea Sacchi proveniente da Camerino (Musei Civici e Diocesani), il ‘San Giovanni Battista nel Deserto’ di Valentin de Boulogne da Apiro dalla Collegiata di Sant’Urbano, il ‘Riposo durante la fuga in Egitto’ di Carlo Saraceni dall’Eremo Tuscolano di Monte Porzio Catone, la ‘Annunciazione’ di Carlo Maratti e il ‘Martirio di Sant’Agapito’ di Andrea Camassei dalla Cattedrale di Palestrina.

Sei opere di grande valore sulle quali i curatori hanno promosso apposite ricerche di carattere storico, documentario, iconografico e tecnico. Tre di queste (Maratti, Camassei e Sacchi) sono state concesse in prestito dai proprietari in cambio del restauro, che è stato accompagnato da accurate indagini diagnostiche con ottimi risultati anche dal punto di vista storico-tecnico. Fatta eccezione per le tele di Valentin de Boulogne e Carlo Saraceni, le altre non sono mai state esposte in una mostra.

L’esposizione intende fornire strumenti metodologici che consentano di “leggereun’immagine sacra attraverso la ricostruzione del contesto storico, devozionale e liturgico in cui è stata commissionata e prodotta. Sarà l’occasione per riflettere sui rapporti tra pittori e committenti e sull’uso religioso, oltre che sociale e politico, dei dipinti, ricontestualizzandoli nel luogo per il quale furono eseguiti. L’intento principale è quello di trasmettere il concetto che un’immagine sacra vada in primo luogo considerata, e studiata, come depositaria di significati storici, liturgici e devozionali. Solo in una seconda fase, infatti, è possibile approfondire l’elemento stilistico, soprattutto per interpretare il linguaggio di cui l’artista si è servito per assolvere alle richieste del committente.

La mostra “Committenza e devozione: un focus su sei dipinti del Barocco Romano” rientra nell’ambito della programmazione dell’Irvit, l’Istituto Regionale per le Ville Tuscolane che si occupa di  valorizzare e promuovere queste dimore rinascimentali con i loro parchi e giardini. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.irvit.it e sui canali social dell’Ente

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