Il Ministro della Cultura, Dario Franceschini e il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti firmano oggi un accordo per la valorizzazione di Palazzo Silvestri – Rivaldi a Roma. Si tratta di un’intesa per la valorizzazione, la ristrutturazione, la rifunzionalizzazione e il ripristino alla fruizione pubblica di Palazzo Silvestri – Rivaldi, oramai in stato di disuso e abbandono da molti anni e oggetto di un lungo contezioso che finalmente, grazie all’iniziativa congiunta di Ministero e Regione, sarà restituito alla comunità.
È presente alla firma dell’accordo Enrico Gasbarra, Presidente dell’ISMA – Istituti di Santa Maria in Aquiro.
L’accordo nasce anche su proposta dell’assessorato alle Politiche Sociali della Regione Lazio.
Il complesso immobiliare è di proprietà dell’Azienda di Servizi alla Persona “ISMA – Istituti di Santa Maria in Aquiro”, di epoca rinascimentale, situato nell’area archeologica della città di Roma, si allarga su tre delle strade più conosciute del centro della Capitale: Via del Colosseo, Via dei Fori imperiali, via del Tempio della Pace.
“L’accordo che sottoscriviamo oggi con la Regione Lazio e l’ASP ISMA avvia un recupero di un luogo straordinario dalle potenzialità enormi, nel cuore di Roma ai Fori imperiali che, purtroppo, era in stato di abbandono. Il Ministero della Cultura metterà a disposizione per il restauro del palazzo 40 milioni di euro. Giusto dare anche un cronoprogramma e fissare l’obiettivo di finire i lavori e riaprire palazzo Silvestri-Rivaldi entro l’inizio del Giubileo del 2025. Questo posto incantevole potrebbe essere la sede più idonea per dimensioni, per bellezza e per posizione per ospitare la collezione Torlonia, la meravigliosa serie di marmi antichi che purtroppo non è stata visibile per decenni ma che, dopo un accordo del Ministero con gli eredi della famiglia Torlonia, ha consentito, nei mesi scorsi, una mostra di cui ha parlato tutto il mondo. Proveremo insieme agli eredi a trovare un accordo per valorizzare ancora di più il palazzo e la collezione. Non fosse possibile questa strada, la straordinarietà del posto offre tante diverse e suggestive alternative”, ha dichiarato Il Ministro della Cultura, Dario Franceschini.
“L’accordo che stiamo sottoscrivendo è l’ennesima dimostrazione di quanto sia importante la collaborazione leale tra diversi livelli dello Stato per produrre dei risultati utili alla nostra comunità. Sono forse decenni che si discute di questo luogo, di questo palazzo, di questa proprietà e finalmente grazie al confronto che è partito, oggi veramente si volta pagina. L’esito di questo accordo di valorizzazione sarà in uno dei luoghi probabilmente più belli del pianeta Terra dove è concentrato un livello di beni storici, archeologici e ambientali che non ha eguali. Voglio ringraziare l’ASP ISMA, il Ministero e gli uffici della Regione perché finalmente ci sarà un giro di boa indispensabile ora per fare il grande salto di qualità. Oggi è una bellissima giornata per Roma e visto il luogo di cui stiamo parlando è una bellissima giornata per l’Italia. Roma si prepara ad ospitare fra quattro anni il Grande Giubileo del 2025, dobbiamo fare assolutamente in modo che tra le novità che Roma offrirà al mondo potrà esserci anche Palazzo Rivaldi. Grazie a chi ha messo passione per raggiungere questo risultato affatto banale giunto finalmente a un giro di boa”, ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Questo accordo coglie due risultati importanti, sia culturale che sociale: lo straordinario complesso di Palazzo Silvestri-Rivaldi torna in vita e viene restituito a Roma e al mondo ma nel contempo l’azienda ISMA con una parte delle risorse ricevute potrà riqualificare il complesso immobiliare di Via di Val Cannuta, anch’esso abbandonato da anni, che diventerà un grande polo di 6000 mq di servizi alla persona. Ringrazio il Ministro Franceschini, il Presidente Zingaretti e tutto il C.d.A. ISMA: con il lavoro di tutti, in soli due anni, abbiamo raggiunto questo straordinario risultato”, ha concluso Enrico Gasbarra, Presidente dell’ISMA – Istituti di Santa Maria in Aquiro.
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