Consiglio avvia esame proposta di legge su geotermia
Il Consiglio regionale del Lazio ha iniziato oggi l’esame della proposta di legge n. 256 “Disciplina in materia di piccole utilizzazioni locali di calore geotermico”, di iniziativa della Giunta regionale. Dopo la relazione dell’assessore Fabio Refrigeri e la discussione generale, l’Aula ha iniziato l’esame del testo partendo dall’articolo 2, in attesa che la commissione Bilancio esamini gli emendamenti di natura finanziaria relativi al primo articolo. Il presidente Leodori, a tal proposito, ne ha annunciato la convocazione per domani alle ore 10, prima della ripresa dei lavori d’Aula, prevista per leore 11.30.
Nel corso della relazione è stato messo in evidenza come il provvedimento in esame tocchi un settore importante nel campo della cosiddetta clean economy e della sostenibilità, attivando una serie di misure già presenti nel piano energetico regionale. E’ stato inoltre sottolineato che molte piccole e medie imprese hanno manifestato attenzione su questo tema e molti sono quelli che hanno deciso di investire in questo settore. In questo senso, il Lazio avrebbe la possibilità di fare una legge anche più evoluta di quelle già approvate in altre regioni, con l’occasione di migliorare il settore energetico e creare nuovi posti di lavoro, nel rispetto dell’ambiente.
Temi ribaditi nel corso della discussione generale, in cui è emersa in modo quasi unanime l’opinione che si tratta di una legge altamente innovativa in un settore nuovo, che va nella direzione del risparmio, dell’efficientamento energetico e di un’economia diversa, con minore impatto ambientale. Durante il dibattito in Aula è stato anche sottolineato il passaggio agevole e condiviso nella commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica del Consiglio regionale, dove il provvedimento è stato accolto positivamente anche dalle associazioni e dalle organizzazioni che sono intervenute in audizione nel corso dell’iter legislativo. Alcuni interventi nella discussione generale hanno poi messo in evidenza i punti qualificanti di questa proposta di legge, come l’istituzione del registro regionale degli impianti geotermici per monitorare la diffusione delle piccole utilizzazioni di calore geotermico e la redazione di una Carta idrogeotermica regionale per la mappatura e il controllo del territorio.
Il Consiglio regionale sempre nella seduta di oggi, prima della discussione della normativa sulla geotermia, ha riconosciuto, con l’approvazione della proposta di deliberazione consiliare n. 52, la regolarità formale della proposta di legge di iniziativa del Consiglio provinciale di Rieti sul “Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56“. La Provincia di Rieti aveva approvato la proposta il 7 maggio dello scorso anno. Rinviato invece l’esame della proposta di deliberazione n. 58 di verifica della regolarità formale della proposta di legge di iniziativa popolare per le modifiche alla legge regionale 28 giugno 2013, n. 4 in materia di vitalizi.
Commissione Politiche sociali: ok articoli 9 e 10 riforma welfare
La commissione Politiche sociali e salute prosegue l’esame della proposta di legge n.88 “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio” con l’approvazione degli articoli 9 e 10 (su 71 totali), entrambi emendati in più punti.
L’articolo 9 disciplina le politiche in favore della famiglia e dei minori. Rispetto al testo di partenza presentato dalla Giunta, introdotti ulteriori interventi e servizi a tutela della maternità e della paternità; della gravidanza nelle sue diverse fasi; delle famiglie numerose; degli individui con disagio psichico. È stato inoltre introdotta l’incentivazione alle prassi di diritto collaborativo, per ridurre i conflitti nei casi di separazione e divorzio.
Rispetto alle politiche da adottare in favore di minori, la Commissione ha approvato alcuni emendamenti tesi a salvaguardare il benessere psicofisico del soggetto, così come la libertà di scelta educativa. Previsti anche interventi contro il maltrattamento fisico, gli abusi psicologici, lo sfruttamento a fini sessuali. Per perseguire tali azioni, uno specifico emendamento coinvolge, oltre al Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, anche l’Osservatorio regionale permanente sulle famiglie (previsto dall’articolo 72 dello Statuto).
L’articolo 10 disciplina invece le politiche in favore delle persone con disabilità o con disagio psichico, nei confronti delle quali la Regione, attraverso la legge in discussione, intende garantire la piena integrazione e partecipazione nella società. In questo caso, gli emendamenti approvati hanno introdotto alcune precisazioni di tipo terminologico e hanno incluso le nuove tecnologie tra gli strumenti di ausilio negli interventi previsti dal testo. In virtù delle modifiche apportate è stato infine attribuito maggiore vigore ad iniziative di agricoltura sociale, di assistenza domiciliare e di formazione professionale quali elementi di inclusione.
Rsa, audizione in commissione Bilancio sui tagli ai comuni
La Regione Lazio ha recentemente ridotto gli stanziamenti destinati ai Comuni per la quota sociale, sostenuta dai Comuni medesimi, per le degenze nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), con un conseguente contraccolpo sui bilanci comunali. Di qui la mobilitazione dei sindaci del Lazio e l’audizione in commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria di Augusto Battilocchio, sindaco di Allumiere, e Pamela Pierotti, assessore alle politiche sociali del Comune di Tolfa, ascoltati oggi in rappresentanza dei 28 comuni del comprensorio della Asl Rm F.
Battilocchio e Pierotti hanno rappresentato alla commissione le difficoltà che le amministrazioni comunali si trovano a dover affrontare per chiudere i conti del 2015 e nella stesura dei bilanci di previsione del 2016, in mancanza di una consistente quota del contributo regionale, passato dall’80 per cento a circa 16 per cento della “quota sociale“. Il Fondo sanitario nazionale copre una quota pari al 50 per cento delle rette delle Rsa. Per gli utenti con un reddito Isee non superiore a 13.000 euro intervengono i comuni per il restante 50 per cento. La Regione Lazio, a sua volta, si faceva carico di rimborsare i Comuni per l’80 per cento della quota a loro carico. Tale quota è stata sensibilmente ridotta e i comuni si troveranno il prossimo aprile a dover chiudere i conti con minori rimborsi da parte della Regione Lazio.
A conclusione dell’audizione, il presidente della commissione, Marco Vincenzi, ha ricordato che il problema è oggetto di discussione di tavoli di confronto istituzionale tra comuni e Giunta, e ha preannunciato che a breve la commissione Bilancio sarà convocata sul tema, in seduta congiunta con la commissione competente in materia di sanità.