lunedì 25 Novembre 2024,

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Da via della Pisana

scritto da Redazione
Da via della Pisana

REGIONE, ABBRUZZESE: OK COMMISSIONE A LINEE GUIDA PER MODIFICA LEGGE
ELETTORALE

“La commissione speciale Riforme Istituzionali ha
approvato all’unanimità, nella seduta odierna, le linee guida per una
proposta di modifica della legge elettorale della Regione Lazio. Al più
presto il Presidente della Commissione, Mario Abbruzzese, presenterà una
bozza di studio sulla nuova normativa in applicazione dell’indirizzo dato nel
provvedimento approvato oggi”. Così in una nota.
“Ringrazio tutti i colleghi – dichiara Abbruzzese – per l’apporto dato ai
lavori e all’approvazione molto celere delle linee guida. Un primo passo
fondamentale per iniziare il lavoro di studio e concepimento di un testo in
grado di migliorare ed adeguare ai tempi la legge regionale in vigore nel
Lazio. Abbiamo predisposto 5 punti su cui fondare quest’opera di modifica. Il
primo è l’abolizione del listino. Dunque, l’80% dei seggi  del Consiglio
continua ad essere assegnato, con metodo proporzionale del quoziente corretto
a liste circoscrizionali concorrenti presentate su base provinciale, con
recupero dei seggi e dei voti residui in sede di collegio unico regionale.
Mentre, attraverso l’abolizione del listino, il restante è assegnato come
premio di maggioranza direttamente alle liste circoscrizionali che sostengono
il Presidente della Regione eletto. Poi c’è l’introduzione di un
meccanismo in grado di garantire la rappresentanza di tutte le circoscrizioni
provinciali all’interno del Consiglio regionale.  Il terzo punto, invece,
concerne la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini
nell’accesso alle cariche elettive con l’introduzione della preferenza di
genere. Per quanto concerne il quarto punto è prevista la non immediata
rieleggibilità del Presidente della Regione allo scadere del secondo mandato
consecutivo, salvo che uno dei due mandati precedenti abbia avuto durata
inferiore a due anni, sei mesi e un giorno, per causa diversa dalle
dimissioni volontarie.  Le linee guida  chiariscono, inoltre, che nei casi di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale le elezioni debbono aver
luogo entro tre mesi dallo scioglimento, ponendo così fine ad una querelle
interpretativa che ha generato contenzioso anche in occasione
dell’indizione delle ultime elezioni regionali”.

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SANITÀ, ABBRUZZESE (FI): ZINGARETTI SI LIMITA AGLI ANNUNCI E PS IN
TILT

“Mentre Zingaretti continua ad annunciare che tutto
cambierà, vorremmo ricordargli che questi quattro anni sono stati
caratterizzati dai tanti impegni presi e non mantenuti per la sanità della
Regione Lazio. In questi anni, le parole sono state tante, ma purtroppo le
problematiche restano sempre le stesse. I pronto soccorso degli ospedali
principali sono in affanno”. Lo ha dichiarato in una nota Mario Abbruzzese,
consigliere regionale di Forza Italia e presidente della Commissione Speciale
Riforme Istituzionali.
“Ciò che preoccupa è che la Regione non è stata in grado di mettere in
campo una adeguata programmazione per fornire risposte alle istanze di
cittadini e operatori – afferma Abbruzzese – Ogni inverno, per esempio, si
registra un aumento dell’afflusso nei ps a causa dell’influenza, e ogni
anno la regione si fa trovare impreparata, con le strutture in tilt. Inoltre,
i progetti realizzati da questa regione, come le case della salute e gli
ambufest, non stanno ottenendo i risultati prefissati, vista la mancanza di
personale e di pianificazione. Questo significa che non si è riusciti ad
evitare l’ulteriore intasamento dei pronto soccorso. Inoltre, anche il
commissario alla Asl Macchitella sta dimostrando tutti i suoi limiti, non
ascoltando le esigenze di coloro che ogni giorno convivono con i disagi del
settore. Questa è la realtà di fronte alla quale Zingaretti sta
evidenziando molte lacune. Certo, continuare con annunci o misure spot senza
una visione d’insieme e una programmazione attenta concertata con
territori, di sicuro non porterà alcun risultato significativo. In provincia
di Frosinone la rete di emergenza ed urgenza versa in una situazione
drammatica senza precedenti. I cittadini sono stufi di essere presi in giro
da un governo regionale che chiacchiera e basta”, ha concluso Abbruzzese.

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REGIONE, APPROVATE LINEE GUIDA PER RIFORMA ELETTORALE

“Prosegue nella commissione speciale Riforme
istituzionali del Consiglio regionale il dibattito politico sulla riforma
della legge elettorale, la n. 2 del 2005. Oggi è stato raggiunto l’accordo
all’unanimità sulle linee guida proposte dal presidente della commissione,
Mario Abbruzzese, nella scorsa seduta. Quest’ultimo, su iniziativa di
Daniele Fichera (Psi) – condivisa da tutti gli altri membri della
commissione – preparerà una bozza di proposta di legge contenente i cinque
punti in cui si articolano le linee guida”. Così una nota dell’Area
Informazione del Consiglio regionale del Lazio.
“L’obiettivo è quello di cercare di smussare le divergenze nella
commissione speciale – spiega – attraverso un esame informale del testo –
non avendo la commissione competenze legislative in senso stretto –
finalizzato a renderlo più condiviso possibile, per essere poi trasmesso
alla prima commissione (Affari istituzionali) per l’avvio dell’iter
legislativo vero e proprio. Questi i cinque punti condivisi oggi: abolizione
del listino; garanzia di rappresentanza per ciascuna provincia; pari
opportunità tra donne e uomini, attraverso la doppia preferenza di genere e
il limite del 60 per cento alla presenza di candidati dello stesso sesso
nelle liste circoscrizionali (adeguamento alla legge nazionale n. 20 del
2016); divieto del terzo mandato consecutivo (adeguamento alla legge
nazionale n. 165 del 2004); elezioni entro tre mesi in caso di scioglimento
anticipato del Consiglio regionale. Il dibattito odierno in commissione ha
riguardato, oltre ai tempi e alle modalità del percorso politico che
dovrebbe portare alla riforma elettorale, anche e soprattutto i cinque punti
condivisi. Per questo motivo, Valentina Corrado (M5s) ha precisato che –
pur condividendo i punti – si riserverà poi di articolare le sue proposte
in un secondo momento, soprattutto con riferimento all’obbligo di garantire
la rappresentanza a ciascuna provincia (articolo 19 dello Statuto) e alle
eccezioni che riguardano il divieto al terzo mandato consecutivo. Giancarlo
Righini (FdI) ha evidenziato che i cinque punti condivisi devono costituire
il perimetro entro cui muoversi, dichiarandosi sin da subito contrario
all’introduzione in fase emendativa di qualsiasi altro argomento. Pietro
Sbardella (Misto) ha invece invitato la commissione a prendere in esame anche
una sua proposta di legge, già depositata, nella quale sono contenuti i
principi approvati. In generale, sugli altri punti non sono emerse grosse
divergenze, ma nel corso della discussione è risultato evidente che la
previsione dell’abolizione del cosiddetto listino lascerà aperta la
questione del premio di maggioranza. Con l’attuale legge, infatti, l’80 per
cento dei seggi del Consiglio (40) viene assegnato, con metodo proporzionale,
alle liste circoscrizionali concorrenti presentate su base provinciale, ma il
restante 20 per cento (10 seggi) è attribuito alla coalizione vincente,
attraverso l’elezione dei componenti della lista regionale collegata al
candidato eletto presidente, il cosiddetto listino. Abolendo quest’ultimo
resterebbe quindi aperta non solo la questione relativa a come riattribuire i
10 seggi, ma soprattutto quella relativa al premio di maggioranza. Su questo
punto, già oggi sono state espresse varie opinioni, che vanno
dall’abolizione tout court di quella quota, fino alla proposta di
aumentarlo per garantire la governabilità alla coalizione vincente, passando
per la sua riduzione (10 o 15 per cento) o anche lasciarlo inalterato (20 per
cento). Hanno partecipato alla seduta anche Fabio Bellini e Gianluca Perilli
(M5s), rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione Affari
istituzionali”.

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