E se l’Italia dorme, presto se svejerà
A Cori canzoni e letture sul Risorgimento con il gruppo L’Albero della Libertà
Domenica 11 Settembre, alle ore 18:00, al Chiostro di S. Oliva, il Circolo Gianni Bosio presenterà un nuovo spettacolo del progetto Calendario Civile, Prima Rassegna di Musica, Teatro e Memoria. Il gruppo L’Albero della Libertà proporrà una serie di canzoni e letture sul Risorgimento dal titolo ‘E se l’Italia dorme presto se svejerà’.
Nel 1891, i repubblicani di Narni diedero l’assalto al locale vescovado, reo di non aver suonato le campane il 20 Settembre. Per l’Italia laica e repubblicana, prima dell’avvento del fascismo, il 20 Settembre era il perno del calendario civile – il ciclo di festività che nel corso dell’anno segnavano la storia del Risorgimento, della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità. Si ricordavano le date delle cinque giornate di Milano, della Repubblica Romana, dell’insurrezione antipapalina soffocata nel sangue a Perugia, e poi la presa della Bastiglia e si cominciava a festeggiare il Primo Maggio. A metà anni ‘60, il trasteverino Giovanni Ferola fuggiva dal seminario per andare a combattere con Garibaldi. Dopo la Liberazione di Roma ebbe quattro figli. Due morirono nella Prima Guerra Mondiale; uno fu ucciso dai fascisti alla fine degli anni ‘20. Il quarto, Righetto Ferola, fabbro di Trastevere, costruttore dei micidiali chiodi a quattro punte, arma della lotta partigiana, fu ucciso alle Fosse Ardeatine. La Roma popolare, ribelle e mai domata, affonda in quegli eventi le proprie radici.
Se oggi si domanda a un tassista romano perché la strada che parte da Porta Pia si chiama via XX Settembre, si rischia di sentirsi dire che non lo sa. Con il progetto Calendario civile, il Circolo Gianni Bosio ricostruisce il ciclo laico e democratico della nostra memoria come bene comune. Il gruppo L’Albero della Libertà prende il nome dall’inno Or che innalzato è l’albero, canto dell’età napoleonica che celebrava la fine della tirannia e dell’aristocrazia. Il gruppo si è costituito due anni fa in occasione delle celebrazioni per la Repubblica Romana, con l’allestimento di uno spettacolo di canti rivoluzionari e garibaldini. Il repertorio si è poi allargato, sempre nell’ambito del canto sociale e politico, al periodo della Prima Guerra Mondiale e della Resistenza. Collabora stabilmente con il Circolo Gianni Bosio ed è composto da Sara Modigliani, Livia Tedeschini Lalli e Laura Zanacchi, voci; Gavina Saba e Gabriele Modigliani, chitarre; Stefano Pogelli, mandolino, concertina e flauti. Per gli spettacoli E se l’Italia dorme presto se svejerà e Maledetti studenti che la guerra l’avete voluta si avvale della collaborazione del cantastorie siciliano Mauro Geraci, che partecipa con le sue ballate e le sue letture.
Calendario Civile, Prima Rassegna di Musica, Teatro e Memoria, promossa dal Circolo Gianni Bosio in collaborazione con Donzelli editore, è una rassegna di musica e teatro civile che si svolge da Luglio a Dicembre 2016 e verrà riproposta da Gennaio a Giugno – con un fuori programma da Ottobre a Dicembre – nel 2017, in diverse località della regione, rispettivamente in provincia di Roma e di Latina. Calendario civile ha un carattere multidisciplinare (comprende attività di teatro, musica e didattica) ed è costruita intorno alle date che segnano l’identità e la memoria della nostra Repubblica, i principi fondanti di una democrazia fondata sul lavoro, sull’uguaglianza e sulla sovranità, radicati nella storia e nella memoria del mondo popolare e nella contaminazione creativa fra diverse culture. Ciascuno degli spettacoli, collegato con attività didattiche ed editoriali, esplora attraverso forme di comunicazione godibili e di alto contenuto e qualità artistica svolte in spazi di grande interesse artistico e paesaggistico, il significato attuale di una data storica. Il progetto costruisce in tal modo un calendario civile che, senza trascurare il valore sociale dell’intrattenimento di alto livello, accompagna la crescita e il rafforzamento della coscienza democratica, della memoria storica e del gusto per lo spettacolo partecipato e dal vivo, in particolare tra le giovani generazioni, nella nuova Italia multietnica: evocare emozioni, creare conoscenza, costruire comunità. Info e prenotazioni: mariafiorellaleone@gmail.com e 3396312797.
73° anniversario del martirio del giovane corese Amerigo Sterpetti
Fu il primo caduto italiano per la difesa di Roma dall’occupazione nazista. Il 9 Settembre 1943, nell’affondamento della Corazzata ROMA perse la vita anche un altro giovane di Cori, Giovanni Ciammaruconi.
Il 9 Settembre ricorre il 73° anniversario del martirio di Amerigo Sterpetti (nella foto tratta da cadutidellapolizia.it) giovane militare corese che diede la vita per l’ideale della libertà e garantire un futuro alla Repubblica. Ne mantiene vivo il ricordo nella sua città una lapide commemorativa in via Lago Vetere, a Cori valle, dove è scolpito il suo sacrificio nell’adempimento del proprio dovere. Amerigo Sterpetti, classe 1922, guardia P.A.I. (Polizia Africa Italiana) cadde il 9 Settembre 1943, a soli 21 anni, combattendo contro le truppe tedesche nei pressi del ponte della Magliana. Fu il primo caduto italiano nella battaglia per la difesa di Roma dall’occupazione tedesca, tra l’8 e il 10 Settembre di quell’anno.
Erano passate solo poche ore dall’annuncio dell’armistizio tra l’Italia e gli angloamericani, quando si scatenò la reazione tedesca contro i reggimenti italiani in tutti i centri più importanti del Paese. La capitale fu accerchiata e mentre le alte cariche dello Stato, i reali e i vertici militari rinunciavano a difenderla, ripiegando a Pescara, i coraggiosi soldati del regio esercito, della P.A.I. e delle altre forze dell’ordine, affiancati da generosi cittadini, combatterono valorosamente contro un nemico preponderante, fornito di mezzi corazzati che non esitarono a sfondare le linee difensive, provocando disastrosi bagni di sangue. Firmata la resa, iniziò l’occupazione nazista di Roma, terminata il 4 Giugno 1944 con la Liberazione da parte degli Alleati.
Amerigo Sterpetti, del Battaglione P.A.I. «Luigi Amedeo di Savoia», lottò fino alla fine per impedire l’avanzata tedesca verso Roma. I tedeschi cercarono di impadronirsi della sua mitragliatrice, mentre Amerigo rimaneva incollato all’arma. Centrato prima da un colpo di pistola sparato a bruciapelo, mantenne la posizione infliggendo perdite agli assalitori che lo finirono a pugnalate (come rappresentato nella stampa tratta da cadutidellapolizia.it). Un gesto eroico, degno di essere imitato e meritevole di pubblico onore, che gli è valso il conferimento della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria ed anche l’intitolazione di una strada della capitale.
Il 9 Settembre 1943, in Sardegna, nelle acque del Golfo dell’Asinara, ci fu un altro tragico evento: la Forza Navale da Battaglia, al comando dell’Amm. Carlo Bergamini, veniva attaccata da formazioni di bombardieri tedeschi. Nel corso dell’operazione fu colpita e affondata la Corazzata ROMA. Perirono tutto lo Stato Maggiore e una grande quantità di Graduati e Marinai, in tutto 1.253 Uomini. Tra questi il giovane Sottoufficiale Capo 3^ Classe di Cori Giovanni Ciammaruconi.
L’usura in Italia muove un giro d’affari da 82 miliardi di euro l’anno. Il dato emerge dall’indagine Eurispes, secondo la quale negli ultimi due anni circa il 12% per cento delle famiglie si è rivolto a soggetti privati per ottenere un prestito, non potendolo ottenere dal sistema bancario. Il Prof. Gian Maria Fara, Presidente Eurispes, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“Noi abbiamo lanciato un sassolino nello stagno e qualche onda siamo riusciti a provocarla –ha affermato Fara-. Volevamo attirare l’attenzione su un fenomeno sotterraneo che difficilmente emerge e quando emerge è perché si verificano casi di suicidi o omicidi. La nostra purtroppo è una stima approssimativa per difetto, noi abbiamo segnalato il dato che siamo riusciti ad acquisire attraverso analisi di carattere scientifico. Ma il fenomeno è più vasto e profondo. L’usura è diventata uno dei business privilegiati dalle organizzazioni criminali che vedono nell’usura una misura di arricchimento progressivo che comporta meno rischi rispetto ad esempio al traffico di droga. Quando le organizzazioni criminali vengono toccate dalle indagini, si interessano a fenomeni che destano meno preoccupazione sociali e incontrano una certa tolleranza. Le mafie tendono a penetrare le economie del nord, orientano la loro attività verso quei territori più ricchi. Prestando i soldi all’imprenditore, se lui non può restituirli, il mafioso diventa socio e poi da socio diventa padrone. Siamo riusciti a farci raccontare dalle vittime le loro esperienze. Le famiglie sono le più colpite. 3 milioni di famiglie si sono rivolte nel corso dell’ultimo anno a conoscenti e amici per prestiti. E’ quella che noi abbiamo definito l’usura della porta accanto. I cosiddetti insospettabili che magari sono negozianti che praticano usura nei confronti di altri negozianti, o commercialisti nei confronti di altri commercialisti. Persone che si sono arricchite grazie alle difficoltà crescenti al credito bancario. Spesso l’usuraio si arricchisce sulle spalle dell’usurato senza prestare neanche un euro. Chi ha bisogno va in banca, chiede un prestito, la banca non concede il prestito a fronte della garanzia di un terzo e lì interviene l’usuraio. In questo modo, senza sborsare un euro, l’usuraio poi va ad arricchirsi con gli interessi che gli deve l’usurato”.
Antonio Tajani, vice presidente vicario del Parlamento europeo e vice presidente del PPE, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Daniel Moretti e Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Tajani ha invitato anche Stefano Parisi alla convention del PPE a Fiuggi, dove si parlerà anche del futuro del centrodestra italiano. “Una grande forza politica deve confrontarsi sulle grandi questioni –ha affermato Tajani-. Se c’è qualcuno che vuole dare un contributo aggiuntivo ben venga. Confrontiamoci con Toti, con Brunetta, con Romani, con Parisi e con Miccichè. Discutiamo il da farsi. Ho invitato tanti ospiti esterni anche per capire quali messaggi arrivano dall’Italia che produce. Insieme dobbiamo discutere le soluzioni da offrire. Se vogliamo vincere, nell’interesse dei cittadini, per creare un’alternativa alla sinistra e al M5S dobbiamo lavorare insieme. Non è una questione di poltrone, è una questione di idee, di proposte, di rafforzamento di uno schieramento politico che deve anche allargarsi al mondo civico, quindi ben venga anche la presenza di Parisi. Ben venga un dibattito interno, per me sono tutti amici, sono tutte persone con le quali intendo condividere i prossimi anni di impegno politico”.
CICLI BORTOLOTTO SARA’ MAIN SPONSOR DELLA MEDIOFONDO DELLA CAPITALE
Per il secondo anno consecutivo Cicli Bortolotto sarà lo sponsor principale della Mediofondo della Capitale, evento che si terrà il prossimo 25 settembre a Lunghezza, nella periferia est di Roma. Cicli Bortolotto è uno dei negozi storici della capitale: rivenditore ufficiale Bottecchia, Specialized e Kuota, negli ultimi anni ha aperto anche una struttura per la verniciatura dei telai.
L’Asd Concordia Bortolotto è una delle società sportive più antiche d’Italia, in quanto è nata nel 1921 e può vantare tantissimi cicloamatori tesserati. Alla partenza della Mediofondo della Capitale saranno presenti al via più di 30 corridori del glorioso gruppo sportivo.
Cicli Bortolotto offrirà l’assistenza tecnica ai corridori sia prima che durante la corsa, in quanto metterà a disposizione di tutti uno stand nell’area villaggio dove sarà possibile anche visionare i principali prodotti in vendita presso il negozio di via Casilina 115 a Roma e un furgone che fungerà da carro scopa per tutti coloro che parteciperanno.
Anche le premiazioni conclusive saranno a cura di Cicli Bortolotto, con ricercati prodotti tecnici che saranno messi in palio tra tutti i partecipanti.
“La sinergia con Nello Di Gennaro, presidente del comitato organizzatore, è nata due anni fa – spiega Giorgio Bortolotto, titolare del negozio – e si basa sulla volontà di far crescere sempre di più una manifestazione che ha attirato numeri importanti già nelle prime due edizioni. Saremo protagonisti della corsa sia con il nostro gruppo sportivo che con la nostra assistenza tecnica, oltre che con le premiazioni. Siamo sicuri che il 25 settembre in tanti accorreranno all’evento perché non si può mancare ad una corsa così bella”.
Il video realizzato presso Cicli Bortolotto a cura di Roberta Diena: https://drive.google.com/file/d/0BwL2srZ-HqaucjhsR1lWZkFQQ3M/view
I moduli di iscrizione e tutte le informazioni sono reperibili su http://www.mediofondodellacapitale.it
Ecco le griglie di partenza della GFNY Italia
Si avvicina a grandi passi l’evento di Terracina (t) dal sapore italo-americano
Domenica 18 settembre avrà luogo per il terzo anno consecutivo la GFNY: ancora una volta, lo splendido scenario del lungomare di Terracina (Lt) ospiterà la partenza e l’arrivo della gara organizzata per promuovere il brand GFNY nel mondo. Al via della corsa sono attesi anche Uli e Lidia Fluhme, organizzatori dell’evento che ogni anno si svolge a New York.
Il comitato organizzatore ha stabilito che le griglie di partenza per la GFNY Italia 2016 saranno le seguenti:
– la prima griglia sarà composta da tutti i corridori che indosseranno la maglia tecnica GFNY Italia 2016 (gratuita per chi acquista un pacchetto VIP, mentre verrà venduta al prezzo di 60 euro per tutti coloro che avranno acquistato un’iscrizione tradizionale);
– la seconda griglia sarà riservata a tutti coloro che si presenteranno al via con una maglia GFNY di qualsiasi edizione e di qualsiasi paese nel quale si sia svolta una gara organizzata sotto il brand GFNY;
– la terza e la quarta griglia saranno composte da tutti gli altri partecipanti.