SOCIALE: LA REGIONE RIDEFINISCE IL SISTEMA DELLE RSA
Le residenze sanitarie assistenziali svolgono un ruolo centrale all’interno della rete di servizi sociosanitari del territorio del Lazio. Anche in questo caso l’obiettivo è garantire servizi più efficienti e di qualità alle persone, garantendo assistenza a un numero sempre maggiore di pazienti, aumentando i posti disponibili e sostenendo economicamente le famiglie
La Regione ridefinisce sistema delle RSA, le residenze sanitarie assistenziali (RSA), che svolgono un ruolo centrale all’interno della rete di servizi sociosanitari del territorio del Lazio. Anche in questo caso l’obiettivo è garantire servizi più efficienti e di qualità alle persone. Ecco alcuni dei punti più innovativi del provvedimento: aumento del numero degli assistiti, grazie all’innalzamento dei parametri ISEE; sostegno alle spese dei Comuni, con la certezza dei tempi di pagamento, spese sanitarie delle famiglie degli assistiti detraibili, nuove attivazioni di posti letto residenziali.
Aumenta la platea degli assistiti. Le modalità di accesso ai servizi di RSA saranno aggiornate alle nuove disposizioni in materie d’ISEE e i parametri saranno adeguati ai livelli previsti in altre Regioni. La soglia per garantire l’accesso agevolato ai servizi di RSA con la partecipazione totale o parziale del Comune ai costi a carico degli utenti passa da 13mila a 20mila euro.
La Regione contribuisce alla spesa sostenuta dai Comuni. La Regione si impegna a concorrere alla spesa sostenuta dai Comuni per la partecipazione ai costi degli utenti, garantendo il finanziamento di una quota pari almeno al 40% a partire dall’anno 2016. Per le quote riferite alla componente sociale per gli anni dal 2013 al 2015, non ancora erogate in presenza di certificazione del debito, i Comuni potranno utilizzare le disponibilità residue delle risorse regionali afferenti alle politiche sociali. Fatta esclusione per i fondi vincolati, le risorse già destinate a misure specifiche dei piani di zona, e comunque dietro autorizzazione delle strutture competenti.
Riconversioni e nuove attivazioni di posti letto residenziali. Sarà privilegiata la riconversione di strutture per acuti che intendono attivare nuovi posti residenza per il livello intensivo ed estensivo da stimarsi tenendo conto anche della presenza di altre strutture per anziani sul territorio. La Regione, inoltre, effettuerà la tempestiva valutazione delle richieste di riconversione di attuali posti di RSA esistenti ed accreditati in nuovi posti residenza per il livello intensivo ed estensivo sulla base della cronologia delle richieste e del fabbisogno regionale.
Regolamentazione del lavoro. A tutela della qualità delle prestazioni erogate e del corretto rapporto tra costo del lavoro e quantificazione delle tariffe, il personale del comparto necessario a soddisfare gli standard organizzativi dell’area residenziale, assistenziale e riabilitativa, avente qualifica di infermiere, educatore professionale, fisioterapista, tecnico sanitario e operatore socio sanitario o figura equivalente o, comunque, dedicata ai servizi alla persona, dovrà avere con la struttura un rapporto di lavoro di dipendenza regolato dal CCNL sottoscritto dalle associazioni datoriali maggiormente rappresentative nel settore sanitario. La modifica dei requisiti organizzativi sarà recepita integrando i Decreti del Commissario ad acta di riferimento.
La Regione si impegna anche a determinare la componente sanitaria dei costi sostenuti e a disciplinare le modalità con le quali le strutture rilasceranno agli ospiti o ai loro familiari la dichiarazione annuale relativa alle spese sanitarie sostenute, ai fini dell’eventuale deduzione/detrazione fiscale. Contestualmente, anche nell’ottica della semplificazione degli adempimenti posti a carico del cittadino, saranno definiti con le ASL di competenza gli adempimenti tecnici necessari ai fini dell’inserimento di tali spese nel cd. ‘730 precompilato’.
“Sono molto orgoglioso del lavoro svolto sulle Rsa che rappresentano una componente fondamentale del nostro sistema socio sanitario- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: lo avevamo promesso e lo stiamo facendo: sostenere i Comuni nell’erogazione dei servizi e garantire un livello elevato di assistenza socio sanitaria ai cittadini del nostro territorio. Stiamo lavorando per dare risposte concrete ai pazienti aumentando la platea degli assistiti e dando alle loro famiglie la possibilità di scaricare le spese sanitarie sostenute. Allo stesso tempo sosteniamo gli enti locali che erogano i servizi sul territorio dando la certezza dei tempi sul fronte dei trasferimenti ai Comuni. In questo modo rivoluzioniamo il sistema delle Rsa”- ha detto ancora Zingaretti.
“Ci eravamo assunti l’impegno di non far pesare sui cittadini l’impatto delle nuove norme Isee e lo abbiamo fatto: con l’aumento della soglia di esenzione riusciremo a garantire alle famiglie e alle persone più fragili un servizio fondamentale come quello delle Rsa – è il commento di Rita Visini, assessore alle Politiche sociali, Sport e Sicurezza, che ha aggiunto: allo stesso modo abbiamo trovato una soluzione al problema dei rimborsi ancora attesi dai Comuni e d’ora in poi saremo in grado di integrare in misura equa la spesa degli enti locali. La Giunta Zingaretti continua il suo lavoro in difesa dei diritti dei cittadini e dei servizi essenziali”.
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