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Dalla Regione Lazio

scritto da Redazione
Dalla Regione Lazio

AEROPORTO CIAMPINO, PALOZZI (FI): “NUOVO ANNO, VECCHI PROBLEMI”
Nonostante le denunce e gli appelli di comitati cittadini e istituzioni locali, con l’inizio del nuovo anno nulla è cambiato sul destino dell’aeroporto di Ciampino, da anni protagonista di una mole eccessiva di voli che incide negativamente sulla vivibilità delle limitrofe popolazioni di Ciampino, Marino e VII Municipio capitolino. Realtà, purtroppo, certificata da indagini epidemiologiche come Samba, Sera e lo studio Cristal. Ad oggi a continuare a parlare chiaro sono soprattutto i dati sul flusso aereo e dei viaggiatori presso il Pastine: un traffico che, nonostante parole e buoni propositi, fatica a rientrare nei parametri della pacifica “convivenza” tra la comunità e l’aeroporto stesso. I numeri diffusi in settimana, infatti, dicono che il secondo scalo capitolino ha sfiorato i sei milioni di passeggeri trasportati nel solo 2015. Numeri impietosi, che la dicono lunga sul silenzio e sull’immobilismo delle istituzioni preposte. In primis la Regione Lazio, dalla quale attendiamo da tempo quell’azione tesa alla fattiva riduzione dei voli al Pastine, ma rimasta ancora nell’agenda dei sogni. In questo senso vorremmo sapere dall’inefficiente Zingaretti, cosa contempla il nuovo piano antirumore, partorito da Adr dopo la sonora bocciatura nel 2014 sulla precedente programmazione da parte dei Consigli comunali di Marino, Ciampino e Roma Capitale. E’ vero, caro Governatore del Lazio, che il traffico aereo al Pastine inizierà a ridursi solo a partire dal 2020? Domande e incertezze che attanagliano la comunità locale, che merita risposte immediate e desidera un aeroporto di Ciampino finalmente nei limiti di legge”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Ambiente e Trasporti, Adriano Palozzi.


Presentati ieri dal presidente, Nicola Zingaretti e da Guido Fabiani, assessore allo sviluppo economico e attività produttive e Lidia Ravera, assessore alla cultura e politiche giovanili, gli interventi messi in campo in questi mesi dalla Regione per sostenere l’editoria, un settore che nel Lazio è rappresentato da ben 328 case editrici, circa il 17% del totale nazionale, con oltre 1.200 persone impiegate. Presentato anche il nuovo bando per sostenere le traduzioni in lingua inglese e supportare l’internazionalizzazione dell’editoria.
Il nuovo bando per sostenere la traduzione di opere e schede di lettura. Il progetto, finanziato con i fondi dell’Assessorato allo Sviluppo Economico per l’internazionalizzazione, è pensato proprio per sostenere e promuovere la proiezione verso l’estero del sistema editoriale del territorio attraverso la diffusione nei mercati stranieri di nuovi progetti editoriali. In particolare la Regione metterà a disposizione dei contributi alle spese di traduzione di parte delle opere e/o delle relative schede di lettura.
Chi può partecipare al bando? Le piccole e medie imprese che abbiano come attività prevalente l’edizione di libri e sede legale e/o operativa nel territorio laziale, intenzionate a tradurre opere (o relative schede di lettura) pubblicate da non più di 24 mesi antecedenti la data di uscita del bando che sarà pubblicato nei prossimi giorni per dare l’opportunità a tutti di recuperare la documentazione e il materiale necessario per partecipare al bando.
Le domande dovranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 15 febbraio 2016 tramite  GeCoWeb, applicativo che richiede il preventivo accreditamento dei soggetti richiedenti.
Qui tutte le info.
Le tante iniziative messe in campo dalla Regione: da New Book, il bando per sostenere la diffusione del libro digitale e della lettura grazie all’utilizzo dei nuovi media, a Io Leggo, che riparte in primavera e con cui abbiamo sostenuto lo scorso anno 31 iniziative di promozione del libro e della lettura finalizzate al mantenimento, rafforzamento e sviluppo del tessuto sociale.
Gli altri progetti che la Regione sta portando avanti.  Dalle iniziative per favorire la partecipazione del settore laziale della graphic novel e dell’illustrazione alle fiere del fumetto fino al Salone Internazionale del Libro di Torino e alla fiera ‘Più libri più liberi’.
La cultura è uno dei pilastri di un modello di sviluppo possibile – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: ecco perché bisogna garantire in questo settore opportunità lavorando, tra l’altro, sull’internazionalizzazione. Anche e soprattutto in ambiti culturali bisogna saper ascoltare per poter cambiare. E’ quello che stiamo cercando di fare: ridare dignità a settori importanti della vita culturale. La politica, dove può, deve intervenire, ed è quello che stiamo facendo”- ha detto ancora Zingaretti.
L’editoria nella nostra Regione, oltre a una grande valenza culturale, ha un forte potenziale sul piano economico – parole di Guido Fabiani, assessore allo sviluppo economico e alle attività produttive, che ha aggiunto: si tratta di un settore, però, che mostra delle criticità strutturali legate alle piccole dimensioni delle imprese: è per questo che, nell’ambito del processo di internazionalizzazione, presentiamo il bando ‘Lazio in Translation’, pensato per promuovere la diffusione sui mercati esteri di nuovi progetti editoriali“.
Bisogna sostenere i libri, chi li scrive, chi li pubblica, chi li distribuisce, tutta l’impresa editoriale, e noi lo stiamo facendo– è il commento di Lidia Ravera, assessore alla cultura e alle politiche giovanili, che ha aggiunto: con ‘New Book’ stiamo sostenendo 16 progetti, con ‘Io Leggo’ 59 progetti- ha sottolineato Rivera- Ora per il 2016 arriva il bando che aiuterà le traduzioni. Credo sia necessario internazionalizzare il prodotto libro, ho proprio visto che i piccoli editori stentano e quindi si tratta di un aiuto concreto“- ha detto ancora Ravera.


ROMA-LIDO, PALOZZI: “MA DAVVERO ZINGARETTI VUOLE REGALARLA AI FRANCESI?”
Invece di attivarsi per sollecitare la risoluzione dei pesanti disservizi che attanagliano la Roma-Lido, ferrovia di proprietà della Regione e affidata ad Atac, il prode Zingaretti sembra preoccuparsi di più della cessione della linea a privati. Ma davvero il governatore del Lazio crede di poter regalare la Roma-Lido ai francesi della Ratp Dev? La società transalpina, infatti, nel giugno 2014 ha presentato un progetto di finanza per la ristrutturazione e gestione della linea ferroviaria, che trasporta giornalmente 90mila passeggeri. E questo progetto prevedrebbe l’utilizzo a titolo gratuito di beni del Comune di Roma e dell’Atac, quali treni, depositi e officine, nonché tutte le aree di pertinenza, senza un preventivo accordo. Se non è un esproprio questo, ci manca davvero poco. Il valore del progetto, inoltre, è di 447 milioni di euro, di cui 219 anticipati dalla Regione Lazio che poi darebbe altri 44 milioni all’anno per 4 anni e 78 milioni l’anno per i successivi 21. In base alla normativa vigente l’ente guidato da Zingaretti avrebbe dovuto valutare e rispondere sull’esistenza del “pubblico interesse” entro 90 giorni dalla presentazione del progetto. Invece, la Regione avrebbe concesso una proroga indefinita, convocando nel dicembre scorso una conferenza di servizi. A quanto pare, Comune di Roma, Atac e Ministero avrebbero già manifestato pareri contrari su questa operazione, sia perché violerebbe la normativa vigente, sia perché danneggerebbe economicamente Regione e Comune, contribuenti e utenti mettendo in pericolo posti di lavoro. Sarebbe il caso, dunque, che il presidente Zingaretti e l’assessore Civita, anziché fare i vaghi, chiarissero i contorni di questa vicenda e dicessero a chiare lettere cosa vogliono fare della Roma-Lido”. Così, in una nota, il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Trasporti, Adriano Palozzi.


Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Sul family day.Io parteciperò sicuramente –ha affermato Alemanno-. Non ci saranno simboli politici, ma ci saremo e cercheremo di mobilitarci al massimo. E’ una manifestazione di un’importanza fondamentale. E’ l’ennesimo tentativo, portato avanti dalla sinistra e dal fronte liberal di Renzi, di lanciare un assalto alla famiglia e ai diritti dei minori. Questa legge apre la strada al matrimonio gay e la maggioranza degli italiani ha già dimostrato di essere totalmente contraria a questo. Se passasse, la legge rischierebbe di essere impugnata dalla Corte Costituzionale
Sulle prossime elezioni a Roma.Mi auguro che Giorgia Meloni scenda in campo– ha affermato Alemanno-, ma spero che non lo faccia perché calata dall’alto, ma passando dalle primarie. Non serve un candidato di palazzo, ma di popolo”.

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