Chi ha a cuore le sorti di Terracina e non considera la realtà oggettiva in cui versa da qualche decennio, lasciandosi andare senza opportuna e legittima critica verso “l’amore ebetino”, disconoscendo la verità vera, riteniamo non faccia un buon lavoro né a se stesso né alla città.
A Terracina occorrono invece cittadini consapevoli e non certo difensori a contratto rispetto alle proprie convenienze personali, di gruppo, pseudo politiche o finalizzate ad occupare un miserabile spazio “pubblico” per testimoniare la propria esistenza in vita.
Come pagina d’informazione e comunicazione dello stato dell’arte della città di Terracina, offriamo ampie praterie di spazi per coloro che hanno qualcosa di serio da offrire all’osservazione del quotidiano terracinese.
Le uniche negazioni le destiniamo nei confronti di chi non offre alcun contributo ma rincorre la polemica spicciola, quasi sempre di ottuso carattere personale, di riconosciuta cattiveria e incapacità di credere che in questo nostro Paese vi sono persone che non sono mai stare in vendita.
E per questo hanno combattuto e combattono, spesso in solitaria, la giusta “battaglia” per la legalità, contro i soprusi piccoli e grandi del potentato politico fattosi gestore degli interessi pubblici.
Per questo non possiamo che condividere, ieri come oggi, l’assunto del commissario Spena: “chiss tenne a capa pe sparter ‘e recchie” (non tutti).
E qualcuno deve continuare a dirglielo.
Con democratico e quotidiano controllo sugli atti ufficiali e non con pelose chiacchiere e suoni di fanfare poste a libro paga.
#regionelazio #politica #terracina
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