“Una elezione di secondo grado non significa una perdita di autorevolezza. Anche il presidente della Repubblica è designato con un’elezione di secondo grado”: lo ha detto, a Longarone, al termine di una visita al cimitero monumentale delle vittime del Vajont, il ministro per le autonomie, Graziano Delrio, rispondendo ad una domanda sul futuro della Provincia di Belluno. “Siamo in un territorio – ha detto – che ha bisogno di sviluppo economico e di coordinare i suoi interventi. Lo farà con la sua specificità che viene riconosciuta come specificità montana, e lo farà con le regole che sono presenti in tutta Italia senza grandi problemi, perché non è che togliamo il presidente della Provincia, semplicemente viene eletto in maniera differente rispetto a prima”. “La rappresentanza del territorio, però – ha sottolineato Delrio – non viene sminuita”. “Diverso – ha proseguito – è il tema dell’autonomia. Io sono un convinto autonomista, non credo che si debba lottare per togliere autonomia a Trento e Bolzano ma per avere più autonomia finanziaria ed economica nei territori”. “Che questa provincia debba aspirare ad un progetto di sviluppo autonomistico maggiore io ne sono profondamente convinto – ha osservato il ministro – però autonomia vuol dire anche governo di sé, e quindi del governo delle proprie cose. Non si può chiedere autonomia – ha concluso – e poi dire non siamo in grado di governarci da soli”.