E’ del 17 Dicembre scorso la Delibera di Giunta con cui si approva la monetizzazione degli standard urbanistici (definizione altisonante che in fondo nasconde la vendita al privato di verde e parcheggi pubblici!) ai fini del rilascio di un Permesso di Costruire per la realizzazione di una proposta progettuale ai sensi dell’art. 4 della Legge Regionale n. 7/2017 (cd. “Rigenerazione Urbana”), recepite le Delibere approvate il 25/06/19 da parte del Consiglio Comunale di Terracina, delibere che danno il via agli artt. 4 e 5 della L.R. 7/2017 sulla rigenerazione urbana e il recupero edilizio, per la costruzione di un complesso residenziale – due fabbricati residenziali identici di n.5 piani (terra, primo, secondo, terzo e servizi) – mediante un intervento di demolizione, ricostruzione e cambio di destinazione d’uso dell’esistente compendio immobiliare sito in Viale Circe nn. 92/94/96 di proprietà della ex Onlus “Fondazione Società Romana Pro Infantia”.
Osserviamo poi che l’autorizzazione paesaggistica relativa a questo intervento è stata rilasciata dallo Sportello Unico Edilizia – SUE del Comune di Terracina il 4 Novembre 2020 visto il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 2 agosto 2019, n.5, e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n.13 del 13 febbraio 2020. E’ però del 22 ottobre 2020 la sentenza della Corte Costituzionale che dichiara che non spettava alla Regione Lazio e, per essa, al Consiglio regionale approvare la deliberazione 2 agosto 2019, n. 5 (Piano territoriale paesistico regionale – PTPR), e annulla, per l’effetto, la suddetta deliberazione e la nota della Direzione regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica della Regione Lazio del 20 febbraio 2020, prot. 0153503. Sentenza che pero’ viene depositata e pubblicata solo successivamente in G.U. il 17/11/2020.
Inoltre come espresso nel Parere Favorevole dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone, Latina e Rieti, in data 03/11/2020 prot. n. 14114, il Comune dovrà verificare la conformità dell’intervento alla normativa urbanistica di riferimento (l’area interessata dalle opere ricade nell’ambito del Piano Particolareggiato Esecutivo della Zona “B” approvato con atto consiliare n.429 del 17/11/1983, con destinazione urbanistica di “sottozona B2 – verde pubblico“, e classificata, nel PTPR, come Tav. A: Paesaggio degli insediamenti urbani normata
dall’art. 28 delle NTA) ed al Regolamento Edilizio Comunale, l’invariabilità della volumetria di progetto rispetto a quella esistente e gli standard urbanistici in termini di parcheggi e verde, nonché l’applicabilità e la conformità dell’intervento al disposto dell’art.4 della L.R. 7/2017 (rigenerazione urbana);
Al di là della tempistica singolare che emerge dall’analisi della documentazione tecnica di approvazione che sarà nostra cura approfondire procedendo all’accesso agli atti, assistiamo purtroppo ad un altro frutto avvelenato della legge regionale sulla “Rigenerazione Urbana”, una legge che a Terracina, come vediamo, è utilizzata, più che altro per costruire ulteriore edilizia residenziale, francamente inutile, visto il patrimonio consistente di seconde case sfitte, attraverso la demolizione, ricostruzione e cambio di destinazione d’uso di immobili esistenti. La stessa legge, come se non bastasse, consente inoltre di monetizzare gli standard urbanistici, vendendo al privato aree destinate per legge a verde e parcheggi. Il risultato è che questa legge sta aprendo, di fatto, le porte solo a nuova speculazione edilizia, radendo al suolo anche villini e dimore storiche della nostra Regione. Come abbiamo visto al quartiere Coppedè a Roma e come abbiamo paura possa accadere anche per la storica Villa Adrover a Terracina, recentemente venduta ad un privato.
Ci sono però alcune domande, più squisitamente di carattere politico che vogliamo fare alla Amministrazione che governa questa Città su questo tema:
Ricordiamo un avviso pubblico di giugno 2018 per la manifestazione di interesse finalizzata alla partecipazione ai programmi di rigenerazione urbana, proprio in applicazione alla legge regionale del 18 luglio 2017, attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, costituiti da un insieme coordinato di interventi urbanistici, edilizi e socioeconomici volti a razionalizzare e valorizzare il patrimonio edilizio esistente. Che fine ha fatto quell’avviso?
Europa Verde Terracina