“In vent’anni la destra ha perso 5 milioni
di voti. Noi ci rivolgiamo a tutte queste persone: alla Lega, a
Fratelli d’Italia, ai Conservatori e riformisti di Fitto. Non
vogliamo essere l’ennesimo cartello elettorale, ma qualcosa di
profondamente diverso: l’Italia non ha piu’ bisogno di apparati
ne’ di progetti politici affetti dai soliti personalismi, ma di
un polo sovranista”. Gianni Alemanno e Francesco Storace
convolano a nozze: il 17, 18 e 19 febbraio a Roma ci sara’ il
congresso di fondazione di un nuovo Polo sovranista, che nascera’
dall’unificazione dei loro movimenti, Azione nazionale e la
Destra. “Non vogliamo cannibalizzare nessuno- dice Storace
durante una conferenza stampa alla Camera-ma e’ ora di rimettere
insieme i voti che si sono dispersi”.
I due ex ministri chiedono che il centrodestra convochi
“subito la data delle primarie: serve una leadership, un
programma, un contenitore”. Alemanno assicura: “Non vogliamo fare
l’ennesimo partito chiuso in se stesso, ma un soggetto unitario
sovranista con cultura di governo. Parliamo a tutti quelli che
non si riconoscono piu’ nel Ppe di Angela Merkel: stavolta il
centrodestra si aggrega a destra, non al centro”. Si parla di
Lega, Fdi e altri. Ma Berlusconi? “Non siamo noi ad escludere
Berlusconi- risponde l’ex sindaco di Roma- e’ lui che non ha
ancora detto chiaramente di essere alternativo a Renzi. Vogliamo
una scelta di campo, questa ambiguita’ ha fatto tanto male alla
destra. Non si costruisce il centrodestra del futuro se non si e’
nettamente alternativi alla sinistra”.
Alemanno parla di “volti e metodi nuovi” e
Storace aggiunge: “Intanto in questi vent’anni siamo rimasti
vivi. Facce nuove? Sappiamo che c’e’ bisogno di ricambio, ma
vorrei precisare che siamo piu’ giovani di Napolitano, il grande
artefice del referendum. Non e’ che passati i 50 anni non si ha
piu’ cittadinanza politica…”. In attesa delle primarie, l’ex
governatore del Lazio concede: “Vogliamo che dal congresso
fondativo esca un portavoce giovane”.
Accanto a loro c’e’ Gabriella Peluso, giornalista 42enne del
direttivo nazionale di An e rappresentante per Napoli e Campania.
E’ lei il volto nuovo del nascente Polo sovranista? “Faccio
politica da anni e oggi piu’ che mai sono convinta che il Sud
debba avere una degna rappresentazione. Nel Meridione il no al
referendum ha vinto col 70% e tutti quegli elettori oggi non sono
rappresentati”.
Roberto Menia, fondatore di Azione nazionale, aggiunge:
“Questo polo non nasce contro qualcuno, non e’ una guerricciola
interna al centrodestra: vogliamo essere il quid suppletivo che
consente alla destra di vincere”.