“A destra occorre sciogliere tutto e far nascere un nuovo, grande movimento“. Lo afferma in una nota Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. “Esiste, serve e chi la rappresenta una Destra in Italia, oggi? La domanda è questa. Una destra c’è stata con AN. Poi Fini e tutti quelli che lo seguirono, tutti, la distrussero nel PdL. Contro una coalizione fortissima – prosegue Storace – alle elezioni nel 2008, La Destra prese il 2,5%. Futuro e Libertà fece flop, pur essendo molto più accreditata e stenta Fratelli d’Italia alla cui leader – che sarebbe il capo indiscusso se fosse più disponibile, andrebbe riconosciuto il “Premio Diffidenza“, preferendo Salvini a chi potrebbe naturalmente starle accanto. È Salvini la destra? C’è il fascino di un’offerta politica che potrebbe essere rifugio ma manca molta chiarezza. Non sullo Statuto, sull’indipendenza della Padania o le buffe 11 “Nazioni”. Non sull’immigrazione, la sicurezza, l’euro. Ma sull’idea di Patria, Italia e non Italie, sulla flat tax, sull’avversario da battere, il Governo e non lo Stato. Occorre ripartire dai valori di An – aggiunge Storace – più che dal colore dei quattrini della Fondazione che non ci vede farne parte. Il primo dei quali è l’idea di Patria senza la quale resta solo Salvini, proprio come nel 2008 c’era solo Berlusconi. Se confermato, il 28 marzo a Residence Ripetta, diverse associazioni, fra cui il Giornale d’Italia e Prima l’Italia, daranno vita a un dibattito sul futuro della destra. Io porterò la mia proposta: azzerare e sciogliere tutto e riformare un solo grande movimento della Patria. La destra esisterà – conclude Storace su Il Giornale d’Italia – se la rappresenteremo tutti insieme, senza presunzione di farcela da soli“.