“Viviamo un periodo difficile, caratterizzato da guerre e violenze, a cui vogliamo dire basta; basta soprattutto alla ‘madre delle guerre’, quella di chi sostiene di amare una donna e nella sua follia la uccide. In molti casi non si uccide per odio, ma per ‘amore’, un amore malato; i dati sui femminicidi e sulle violenze sulle donne sono impressionanti, ed è per questo che abbiamo deciso di passare da una politica delle parole a una dei fatti concreti, per sensibilizzare l’opinione pubblica a esaltare il ruolo della donna non solo l’8 marzo o il 25 novembre, ma per tutto l’anno, e educare i giovani e i ragazzi al rispetto. Questi sono i motivi che mi hanno spinto, insieme con tante donne che hanno vissuto violenze sulla loro pelle, e che con la forza che solo le donne hanno sono riuscite a rialzarsi e ad emergere, a elaborare una proposta di delibera per l’istituzione della campagna ‘2024: Roma Capitale è donna’. Un anno intero di eventi, testimonianze, dibattiti, incontri nelle scuole, per diffondere l’importanza del rispetto della figura femminile soprattutto tra i più giovani, essere con loro come un martello pneumatico per far passare questo concetto, affinché i nostri figli possano vivere in un mondo diverso, un mondo in cui le donne possano essere libere. L’idea è quella di istituire una Commissione speciale ‘Roma Capitale è donna’ per tutto il 2024, per coordinare tutte le iniziative, e passare poi il testimone a fine anno a un’altra città europea, sfruttando la visibilità di una città come Roma. Dinanzi a un problema così serio e grave, noi in quanto amministratori abbiamo il dovere di fare qualcosa, ognuno il massimo possibile: da questa convinzione è nato il lavoro che ha portato a questa proposta di delibera” .Queste le parole di Marco Di Stefano, capogruppo Noi Moderati- Forza Italia in Assemblea Capitolina, nel suo intervento di ieri al Seminario del master clinico forense e criminologico in educazione affettiva e sessuale per l’infanzia, l’adolescenza e la genitorialità su ‘Emergenza educazione affettiva e sessuale: il disinvestimento educativo si trasforma in delitto’ presso l’Università Roma Tre.
“Purtroppo devo però dire” ha proseguito il consigliere ” che questa proposta sta trovando la contrarietà di una parte delle donne del centrosinistra, solo per difendere la presidenza della Commissione Pari Opportunità. La Commissione speciale che propongo di istituire in realtà nulla toglierebbe alle attività della Commissione permanente, anzi, sarebbe un di più, e vorrei che a presiederla fosse un uomo, anche se mi è stato detto da queste donne che non si aspettavano una proposta di questo tipo scritta appunto da un uomo. Mettono in mezzo la politica, ma la tutela delle donne non dovrebbe avere colore politico; la mia proposta viene boicottata con la motivazione dell’utilizzo di un linguaggio sbagliato, eppure l’hanno scritta con me donne che hanno sofferto. Purtroppo i problemi delle donne vengono a volte anche strumentalizzati da altre donne per fare carriera politica, per mangiare la loro fetta di torta senza dividerla con altri”.
“Le proposte che vogliono sensibilizzare sulla problematica della violenza sulle donne devono superare le barriere politiche, il loro iter non può essere bloccato per la provenienza politica diversa”: questo il commento del professor Matteo Villanova, dell’Osservatorio Laboratorio Tutela Rispetto Emozionale Età Evolutiva, che ha affrontato al seminario di Roma Tre la questione dell’emergenza dell’educazione affettiva e sessuale.
“Nel lavoro su questa delibera ci sto mettendo il cuore” ha concluso Di Stefano. “Le donne devono essere libere, e poter essere figure trainanti per la società, per questo sento di dover fare qualcosa. La prossima settimana la proposta sarà discussa in Aula Giulio Cesare, io spero nel voto favorevole anche se sono dubbioso al riguardo, per l’ostracismo che ho visto da parte della maggioranza. Ad ogni modo invito tutti a seguire la diretta dell’Assemblea, e spero che l’opinione pubblica ci sostenga in questa che è una battaglia per tutte le donne”.
I commenti non sono chiusi.