giovedì 21 Novembre 2024,

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“Di tutto di più”

scritto da Redazione
“Di tutto di più”

CENTURIONI, CON IL DIVIETO LA STANGATA: E TRONCA VALUTA ORDINANZA ARTE STRADA
Insieme al divieto, per i centurioni del Colosseo e i conduttori dei risciò nel centro storico, arriva anche la stangata da parte del commissario straordinario capitolino. Insieme alle ordinanze firmate lo scorso 23 novembre, infatti, Francesco Paolo Tronca ha anche provveduto ad adottare due delibere con le quali il Campidoglio esercita la deroga prevista in materia di contravvenzioni, alzando il livello dei pagamenti in misura ridotta delle multe eventualmente comminate per la violazione delle ordinanze. In pratica significa che centurioni e conduttori di risciò non avranno la possibilità di pagare, a fronte di una multa da 500 euro, le sanzioni nella misura ridotta di un terzo del massimo edittale, quindi circa 165 euro, in quanto la soglia del pagamento in misura ridotta è stata più che raddoppiata dal commissario prefettizio, portandola fino a 400 euro.
La stessa sorte, si legge nella delibera relativa ai centurioni, sarà riservata agli artisti di strada nel caso Tronca decidesse di emanare una specifica ordinanza di divieto della loro attività in alcuni luoghi sensibili della città, non solo per il decoro dei luoghi ma anche per ragioni di sicurezza. Il commissario capitolino, spiegano dal Campidoglio, sta ancora valutando se approvare o meno uno specifico provvedimento nei confronti degli artisti di strada e una decisione sarà probabilmente presa in corso di Giubileo, una volta valutata la portata del fenomeno.
Recentemente – si legge nella delibera – l’attività dell’arte di strada si è sviluppata in modo esponenziale ed in alcuni casi incontrollato, in modo tale da ostacolare la mobilità dei turisti, rallentandone la circolazione con improvvisi assembramenti. L’attuale contesto internazionale interessato recentemente da gravi atti terroristici e conseguentemente l’esigenza di tutelare la sicurezza pubblica, rende necessario evitare gli assembramenti che notoriamente si determinano in occasione delle esibizioni degli artisti di strada, situazioni che, in qualche modo, possano agevolare la realizzazione di attentati terroristici, costituendo ostacolo sia alla tutela della sicurezza in generale sia ad una spedita circolazione di mezzi di soccorso, soprattutto in considerazione dell’approssimarsi del Giubileo della Misericordia“.


DA MISE E REGIONE 3 BANDI DA 15 MLN PER RILANCIO SISTEMA LAVORO
Tre bandi da 15 milioni di euro, all’interno del progetto di riconversione e riqualificazione industriale, lanciati da Ministero dello Sviluppo economico e Regione Lazio, con l’obiettivo di rilanciare il Sistema locale del lavoro di Rieti. A presentarli oggi, al Teatro Flavio Vespasiano del capoluogo reatino, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, insieme tra gli altri al sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche sociali, Teresa Bellanova, all’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri e al sindaco di Rieti Simone Pietrangeli. I tre avvisi pubblici, uno del Mise, messo a punto da Invitalia, soggetto gestore, da 10 milioni, e due della Regione, per un totale di 5, fanno parte della strumentazione agevolativa prevista dal Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (Prri) elaborato da Invitalia sulla base dell’istanza promossa dalla Regione Lazio di concerto con le realtà economiche e istituzionali reatine. Il Prri è stato approvato con Accordo di Programma (sottoscritto da Ministero e Regione nel dicembre dell’anno scorso) che ha stanziato complessivamente 16,1 milioni per sostenere le imprese che investono nei territori dei 44 Comuni del Sll di Rieti. Al via dal 13 gennaio alle 12, con il ‘click day‘, la presentazione delle domande in via telematica. Il bando di Invitalia e uno della Regione resteranno aperti fino alle 12 del 12 febbraio, mentre il secondo bando resterà aperto fino a esaurimento delle risorse disponibili.
Presenti alla presentazione odierna anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Fabiani, e quello al Lavoro Lucia Valente. I bandi presentati oggi, spiegano dalla Regione, sono “misure pensate per agire in modo complementare e sinergico“. Nel dettaglio, infatti, il bando di Invitalia stanzia 10 milioni di euro per imprese imprenditoriali, ed è rivolto a investimenti consistenti, almeno 1,5 milioni di euro. I programmi in questione possono essere di investimento produttivo e/o di tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, e che comportino un incremento occupazionale. Previsti inoltre un finanziamento agevolato e un contributo a fondo perduto che potranno coprire fino a un massimo del 75% delle spese ammissibili, con forti premialità per quei progetti che prevedano l’assunzione di disoccupati o in mobilità. Priorità infine a progetti relativi a industria alimentare e farmaceutica, elettronica, di macchinari e autoveicoli e apparecchiature elettriche. I due bandi della Regione, dal valore di 5 milioni di euro, invece, sono destinati a micro, piccole e medie imprese (Mpmi), anche startup, e ai liberi professionisti. Il primo, da 4,5 milioni, sostiene le Mpmi, anche in fase di startup, con sede operativa in uno dei 44 Comuni del Sll di Rieti, che programmino un investimento produttivo compreso tra 50.000 euro e 1,5 milioni di euro. Previsti contributi a fondo perduto fino al 50% del programma di investimento, con un tetto massimo di 200.000 Euro (salvo alcune tipologie di investimento, per le quali si può arrivare a coprire una percentuale del 75%). Di questi 4,5 milioni, circa 3 milioni saranno destinati a imprese operative nei settori considerati “prioritari“: il manifatturiero, l’artigianato di produzione, la ricettività alberghiera ed extra alberghiera. Mentre quello da 500.000 euro, aperto fino a esaurimento delle risorse disponibili, fornirà a Pmi e liberi professionisti un voucher, contributo a fondo perduto, per ridurre il costo sostenuto al fine di ottenere la garanzia dei Confidi a fronte di finanziamenti erogati dal sistema bancario o da intermediari finanziari.
Finanziamento garantito che dev’essere tra i 10.000 e i 500.000 euro, con l’agevolazione che può coprire fino al 10% del costo realmente sostenuto dall’impresa per l’ottenimento della garanzia. Oltre ai 5 milioni dei bandi, per il Sll ci sono tra l’altro anche 1,1 milioni, stanziati a inizio anno dall’assessorato regionale al Lavoro: 1 milione usato per 5 piani formativi, e 100.000 euro per finanziare fino a 10 progetti di microimpresa femminile.


ISRAELITICO, FIALS: “GABRIELLI HA ASSICURATO NOMINA COMMISSARIO IN PROSSIME ORE”
Il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha assicurato che nelle prossime ore ci sarà la nomina del commissario che consentirà all’Israelitico di riprendere le attività in convenzione con il Servizio Sanitario Regionale. Questo è quanto emerso dalla riunione tenutasi ieri in prefettura con la delegazione Fials e i sindacati“. Lo comunica, in una nota, la Fials.
Il prefetto ha dichiarato che il decreto è pronto, si sta procedendo all’individuazione del nome che, così come recita l’art. 3 (Misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio d’imprese esercenti attività sanitarie per il SSN), del decreto legge 179/2015 che ha modificato l’art.32 del decreto legge 90/2014, n.114, dopo il comma 2, è inserito il 2 bis: ‘2-bis. Nell’ipotesi d’impresa che esercita attività sanitaria per conto del Servizio sanitario nazionale in base agli accordi contrattuali di cui all’articolo 8 quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, il decreto del Prefetto di cui al comma 2, è adottato d’intesa con il Ministro della salute e la nomina è conferita a soggetti in possesso di curricula che evidenzino qualificate e comprovate professionalità ed esperienza di gestione sanitaria’ – prosegue la nota – La nomina del commissario ha chiarito il Prefetto, rappresenta un crocevia molto delicato, non occorre solo far presto, occorre soprattutto far bene, poiché è la prima volta che si procede all’applicazione delle misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio d’imprese nell’ambito della prevenzione della corruzione in ambito sanitario. Con la nomina del commissario si chiude il cerchio, per l’Israelitico sarà possibile riprendere la normale attività in convenzione con il Servizio Sanitario Regionale al servizio della città di Roma e non solo della comunità ebraica. In vista del Giubileo l’ospedale dovrà essere al servizio della città, anche in considerazione della posizione strategica che occupa rispetto al collegamento Roma-Fiumicino aeroporto.
La Fials ritiene che la soluzione trovata, dimostri che le istituzioni Governo, Regione, Prefettura, Anac lavorando insieme hanno saputo dare una risposta positiva alla città, ai pazienti e ai lavoratori che hanno vissuto giornate di grande apprensione“.


Riforme: Regioni, applicazione disomogenea “legge Delrio”
Su gestione associata delle funzioni dei servizi comunali
In Italia si sta assistendo ad una applicazione fortemente disomogenea delle tematiche contenute nella legge Delrio sulla gestione associata delle funzioni fondamentali dei servizi comunali. Vi sono elementi positivi ed elementi di forte criticità“. Lo ha detto l’assessore piemontese agli Enti Locali Aldo Reschigna, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni, in una audizione davanti alla I Commissione Affari Costituzionali della Camera.
In molte Regioni – ha detto Reschigna – c’è uno sforzo da parte di molti comuni per l’assunzione di processi di fusione. Forte criticità è dovuta alla presenza, in troppi casi, di un mero adempimento formale rispetto alla legge: molte forme associative, sia con le unioni dei comuni che con le convenzioni, rappresentano un mero obbligo ma non vedono alcuna riorganizzazione delle funzioni nella dimensione comunale. Altra criticità sta nell’estrema fragilità delle forme associative che si sono costituite. E’ sufficiente un cambio di amministrazione per mettere tutto in discussione“.
C’e’ disomogeneità anche perché c’è separazione tra i comuni obbligati alla gestione associata e comuni che non lo sono: questo impedisce ambiti territoriali ottimali omogenei“, ha sottolineato l’assessore. “Un più ampio intervento legislativo potrebbe determinare la possibilità di maggiore flessibilità all’interno del sistema. Con la riforma Delrio si sono eliminate tradizionali forme di gestione associata dei comuni come quella dei consorzi, che creavano effettive sinergie. La rigidità, creata con il dualismo unione dei comuni e convenzioni, non aiuta il processo costitutivo. Lo strumento delle convenzioni rischia di essere utilizzato dai comuni più sotto il profilo di un obbligo formale che sostanziale e questo è un fatto non positivo“, ha concluso Reschigna.

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