Pianificare, progettare ed eseguire un programma di interventi di sistemazione e protezione delle spiagge ricompresenel tratto costiero che si estende da “Canale Mascarello” a “Torre Paola”, anche attraverso l’impegno attivo dei concessionari aderenti attraverso accordi pluriennali riferiti alle aree costiere di rispettiva competenza. È l’obiettivo del Protocollo d’Intesa stipulato questa mattina dalla Regione Lazio e dai Comuni di Latina e Sabaudia. L’accordo, che avrà durata quinquennale, con possibilità di rinnovo, è stato sottoscritto anche dall’Ente Parco Nazionale del Circeo, dal Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano e dall’Arpa Lazio.
La firma del documento dà l’avvio al tavolo tecnico che avrà il compito di definire annualmente il programma operativo da realizzare attraverso la movimentazione della sabbia per attivare la capacità resiliente delle coste. Le parti, infatti, hanno concordato di progettare e compiere interventi attraverso l’utilizzo dei sedimenti che periodicamente insabbiano i corpi idrici di collegamento tra il mare e i laghi costieri e quelli accumulati in eccesso in prossimità delle foci dei canali e dei fiumi. Saranno i Comuni di Latina e Sabaudia a individuare i siti dove posizionare i sedimenti rimossi, da utilizzare successivamente per le operazioni di ripascimento dell’arenile che saranno effettuate indicativamente nei mesi di Marzo e Aprile, prima dell’inizio della stagione estiva. La Regione Lazio provvederà a caratterizzare, classificare e dragare i sedimenti rimossi dal fondo marino attorno al Porto di Anzio che, in caso di compatibilità, saranno destinati in via prioritaria lungo il litorale dei Comuni di Latina e Sabaudia.
“È necessario ripensare e riconsiderare in maniera radicale il problema dell’erosione della costa, divenuto ormai non più procrastinabile – così Mauro Alessandri, assessore ai Lavori Pubblici, Tutela del Territorio e Mobilità, che ha aggiunto: attraverso questo Protocollo d’Intesa vogliamo attivare un monitoraggio costante del litorale interessato per definire, in tempo reale, gli interventi necessari, promuovendo un’attività diretta delle amministrazioni locali interessate e favorendo il contributo dei concessionari privati. Un modello di riferimento da estendere a tutti i territori costieri del Lazio, dove è necessario il ruolo programmatorio della Regione ma anche la condivisione della programmazione e degli interventi con gli enti locali e le associazioni balneari”.