La disciplina prevista in materia di distributori di carburanti dalla proposta di legge regionale per un nuovo testo unico del commercio (n. 188) è stata stamattina al centro della seconda audizione della VIII commissione del Consiglio regionale. A essere ascoltati, alla Pisana, i rappresentanti di Faib (Confesercenti), Fegica (Cisl), Figisc (Confcommercio), Assopetroli, Unione petrolifera e Grandi reti. Buona la valutazione, nel complesso, delle norme del nuovo testo unico e sul lavoro fatto dall’assessorato per le attività produttive. Non sono mancate comunque alcune puntualizzazioni. Tra i “ritocchi” da apportare ci sono aspetti relativi alle localizzazioni dei distributori, ai serbatoi interrati, alle incompatibilità (da applicare agli impianti esistenti e non solo ai nuovi), ai self service all’interno dei centri abitati, alle attività “sotto pensilina” e alle sanzioni da introdurre (ad esempio per impianti self nei quali, magari, ci sono comunque degli addetti). Una sigla dei produttori ha suggerito la cancellazione dell’apertura obbligatoria, prevista nel Lazio, di 24 ore su 24 nelle aree autostradali, dando così la possibilità prevedere fasce orarie in self. È stato fatto riferimento, da altri, al bisogno di una ristrutturazione del settore e all’elaborazione di una nuova normativa di livello nazionale. “Bisognerà migliorare i livelli di sicurezza“, si è suggerito. Quanto ai lavaggi è stato più volte ribadito il bisogno di attenzione al fenomeno “tipico di Roma” – a detta dei partecipanti all’audizione – di quelli aperti fuori dagli impianti. La loro appartenenza al settore artigiano li sottrae ai controlli e alle autorizzazioni che invece toccano ai gestori dei distributori di benzina che offrono questo servizio. Sarebbe necessario, a detta dei rappresentanti delle imprese di vendita carburanti, un intervento da parte della Regione. Chiesta attenzione, infine, nei confronti delle infiltrazioni criminali nel settore. Annunciato l’invio alla commissione di documenti riassuntivi delle proposte di modifica. La seduta è stata presieduta da Mario Ciarla (Pd) che ha sottolineato, parlando delle migliorie che potranno essere introdotte nella normativa, come sarà “importante legarsi ed essere correlati con quanto accade a livello nazionale“. Il presidente Ciarla, in apertura di seduta, ha ribadito che dopo un nutrito ciclo di audizioni l’intenzione è quella di affrontare il testo unico in commissione entro l’estate, con l’obiettivo che l’Aula lo faccia entro il 2015. Al termine dell’audizione è intervenuta Silvana Denicolò (M5s) che, parlando della questione lavaggi, ha ricordato come spesso si tratti solo di far rispettare la legge, mentre in termini di sicurezza – pur nel rispetto delle norme nazionali – è possibile a livello regionale sostenere delle misure che la incrementino. Infine Denicolò ha auspicato che i dati raccolti in materia da parte della Regione siano resi pubblici. Hanno partecipato ai lavori le consigliere Cristiana Avenali (Pd) e Silvia Blasi (M5s).