Purtroppo abbiamo in questo paesotto personaggi supponenti, presuntuosi, altezzosi e arroganti, siamo, da almeno un ventennio, retrogradi e chiusi, ignorando persino qualche sprazzo di civiltà dato da una ordinanza n.0022/AG del 28 giugno 2005 e ignorata dalle precedenti e attuale amministrazione, pronta per iniziative popolari e vergognose: la benedizione dei cani e il prete che ha approvato questo “evento”.
Questo è il nostro paesotto dominato dall’ illegalità diffusa in tutti i settori.
La stessa Regione Lazio: “chi ha un cane deve obbligatoriamente identificarlo con un microchip e iscriverlo all’ Anagrafe canina presso la Asl o presso un veterinario accreditato.
Quell’ordinanza, oramai datata, dev’essere aggiornata o emettere la nuova per rendere il nostro centro più vivibile e sicuro.
Non è il cane che sceglie il percorso, è il proprietario che vuole smargiassare nelle zone di maggiore visibilità percorrendo strade ben affollate.
In questo “libertario” si lascia indifeso il povero cittadino se si azzarda a riprendere la condotta poco corretta e civile del come si porta il cane a passeggio e noi….. attenti dove camminiamo.
Da informazioni assunte, l’ anagrafe canina è molto povera numericamente di registrati.
Insistiamo ancora nel dire che siamo avvolti nell’illegalità diffusa, per incapacità gestionale o un becero bacino elettorale.
CarloDM
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