Gli uomini della Polizia di Stato – Questura di Latina, Squadra Mobile, nell’ambito di un’operazione di respiro nazionale disposta dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, d’intesa con l’Ufficio Immigrazione ed i Commissariati di P.S. di Terracina e Fondi, hanno avviato specifiche attività di controllo, rilevamento e contrasto del fenomeno del caporalato nelle zone ad alta vocazione agricola.
In particolare, sono stati predisposti servizi finalizzati a monitorare le singole realtà territoriali, soprattutto in quei settori economici e produttivi, in particolare aziende agricole, florovivaistiche e agrumicole, caratterizzati da una forte presenza di maestranze straniere, specialmente di origine indiana, dedite a lavori giornalieri e stagionali. Sono state controllate sei imprese agricole, ove erano presenti in totale circa 50 dipendenti, per la maggior parte di nazionalità straniera. Sono in corso più approfonditi accertamenti in ordine all’assunzioni di alcuni cittadini extracomunitari risalenti agli anni 2013 – 2015.
L’ultimo accesso ispettivo presso una nota azienda agricola di Sabaudia, ha consentito di accertare, grazie anche alle dichiarazioni di diversi dipendenti di quella società, che contrariamente a quanto indicato nella loro busta paga, dove era indicata la retribuzione oraria pari ad oltre 10 euro, in realtà percepivano solo 4 euro. I lavoratori vivevano in alloggi fatiscenti e privi dei minimi requisiti di igiene oltre che assolutamente inadeguati al numero di persone che vi alloggiavano. Il contratto di locazione, inoltre, era stato registrato come comodato d’uso gratuito, mentre è stato verificato che gli interessati pagavano la somma di 500 euro mensili che venivano detratti ad un singolo lavoratore, il quale veniva poi rimborsato dai suoi coinquilini. Gli operai, peraltro, erano costretti a lavorare mediamente 11/12 ore al giorno a fronte delle 8 ore indicate nel cedolino paga. Nell’ambito della predetta operazione, pertanto, sono stati tratti in arresto due datori di lavoro, un 55enne e un 51enne, titolari della cooperativa agricola, per il reato di caporalato e sfruttamento del lavoro aggravato anche dal numero di lavoratori e dalle condizioni di disagio cui erano costretti. Analoghi servizi e verifiche saranno ripetuti nei giorni prossimi.