domenica 24 Novembre 2024,

Cronaca

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Ecco come la riforma del terzo settore incide sulla tutela degli anziani non autosufficienti

scritto da Redazione
Ecco come la riforma del terzo settore incide sulla tutela degli anziani non autosufficienti

Il ddl Anziani è attualmente all’esame della Camera dopo l’approvazione del Senato. La riforma del terzo settore non è ancora stata completata nelle sue norme fiscali. Con possibili ulteriori modifiche alla riforma all’orizzonte. Il riordino della sanità territoriale è  attuato con il decreto ministeriale in attuazione della missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Case della comunità e ospedali di comunità, quindi, possono potenziare il servizio ai cittadini. Però continua ad esserci grave carenza di personale sociosanitario. 14 milioni di cittadini, non solo anziani, vivono la cronicità. E la rete Uneba è pronta a dare risposte ai loro bisogni.

Prendersi cura

A prendersi cura degli anziani non autosufficienti e dei malati cronici in Italia, e al Nord in particolare, sono anzitutto gli enti non profit. Sono fondazioni, onlus, associazioni a gestire buona parte dei servizi sociosanitari, dalla Rsa all’assistenza domiciliare. In forza del loro ruolo, e della responsabilità della loro missione di cura verso decine di migliaia di anziani, il non profit sociosanitario chiede spazio e ascolto per le sue proposte e per la sua competenza. Lo fa in particolare con il convegno “La tutela degli anziani non autosufficienti e delle cronicità” in programma mercoledì 29 marzo dalle 9 alle 17 alla Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo a Torino, in via Cottolengo 15. Lo organizzano Uneba Piemonte, Uneba Lombardia, Uneba Veneto e Uneba Friuli Venezia Giulia. Realtà assistenziali che assieme rappresentano oltre 700 enti, quasi tutti non profit del sociosanitario. E fino a 100 mila lavoratori. L’iscrizione al convegno è gratuita e si fa compilando il modulo su www.uneba.org

Comparto

Il volontariato, alla luce della riforma del terzo settore, è più che mai fondamentale nell’assistenza degli anziani non autosufficienti e delle cronicità. Uneba è un’ organizzazione di categoria del comparto sociosanitario, assistenziale ed educativo con oltre mille enti associati in tutta Italia. Dal 1950 è a fianco di chi aiuta i più fragili. Solo tra Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Veneto, Uneba rappresenta settecento realtà del non profit. Il 29 marzo a Torino è in programma su cronicità e assistenza territoriale intitolato “Noi ci siamo e ci saremo”. Il meeting viene organizzato alla Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino proprio dalle federazioni regionali Uneba di Piemonte, Lombardia e Veneto.

Il Papa prega con i nonni (fonte: Vatican News)

In aiuto degli anziani

Nella Sala Fratel Luigi Bordino del Cottolengo i rappresentanti del non profit sociosanitario, presenteranno le proposte e richieste sui nodi più importanti del momento. Cioè la riforma del Terzo Settore. Il disegno di legge Anziani. Il riordino della sanità territoriale previsto dal Pnrr. I servizi domiciliari o residenziali per le cronicità. Aprirà i lavori padre Carmine Arice, superiore generale della Piccola Casa. Con Alberto Cirio, governatore del Piemonte. Franco Massi, presidente nazionale Uneba. Paola Garbella, responsabile dell’associazione Rinata. Seguiranno le relazioni dei presidenti regionali Uneba Amedeo Prevete (Uneba Piemonte), Luca Degani (Uneba Lombardia). Francesco Facci (Uneba Veneto) e Matteo Sabini (Uneba Friuli Venezia Giulia).

Ddl anziani

Sul tema “Riforma del Terzo Settore” relazionerà Marco Petrillo, coordinatore della commissione fiscale di Uneba nazionale. Ed Elisabetta Elio, coordinatrice della commissione anziani di Uneba nazionale. Sul tema del Ddl Anziani interverranno padre Carmine Arice  e Virginio Marchesi, presidente Uneba Milano. A trattare del riordino della sanità territoriale (Dm 77 ) sarà Virginio Brivio, coordinatore della commissione Pnrr–Uneba Lombardia.

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