“Luci e ombre per l’economia del Lazio. Il trend dell’occupazione cresce, ma per confermarlo ancora a lungo occorre lavorare tutti assieme per renderla costante nel tempo. Questo ancora non basta per aiutare le famiglie a vivere nella serenità”.
Così il Segretario Regionale UGL Lazio Armando Valiani e la componente della segreteria Serena Visintin, commentano i dati sull’economia del Lazio presentati da Banca D’Italia.
L’occupazione in regione, secondo lo studio, è aumentata di oltre il 2,3 per cento, poco di più della media nazionale, e in linea con l’incremento dello scorso anno. Nella classe d’età tra i 15 e i 64 anni, il tasso di occupazione sale dal 61,8 al 63,2 percento, occupazione cresciuta in maniera più intensa nell’età giovanile dai 15 ai 34 anni.
Una crescita alimentata soprattutto dal settore delle costruzioni che, dopo la pandemia, ha conosciuto una fase di notevole sviluppo.
“L’ampliamento del numero di lavoratori secondo quanto spiegato da Banca D’Italia – sottolineano Valiani e Visintin – ha favorito l’aumento del reddito delle famiglie ma non basta perché l’inflazione, soprattutto nella prima parte dell’anno, ne ha ridotto il potere d’acquisto. L’indebitamento, infatti, è rimasto sostanzialmente invariato e la flessione del potere di acquisto e il rialzo dei tassi di interesse hanno ridotto la domanda di nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni. Il mercato del credito, di conseguenza, ha subìto una contrazione e non poteva essere altrimenti”.
Oltre al comparto delle costruzioni, un contributo importante è arrivato dalla crescita del settore dei servizi, trainato soprattutto dai comparti legati al turismo: le presenze di visitatori in regione sono cresciute del 25,3 per cento, superando del 15,4 per cento il livello pre-pandemia.
Sul turismo “l’UGL Lazio ha sempre ritenuto che si debba puntare, aumentando gli investimenti per migliorare le infrastrutture. I dati lo dicono, è il traino dell’economia e va fatto di più”.
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