“Sono settimane molte delicate per le imprese del settore edile e non solo per la questione legata al Superbonus. Secondo un’autorevole recente indagine sul settore edilizio italiano, l’attività del nostro comparto avrebbe continuato a calare in Italia nel mese di febbraio. In particolare, l’incertezza sul proseguimento del programma di superbonus e il vacillante interesse dei clienti sarebbero stati i principali fattori alla base dell’ultimo calo dell’attività edilizia. Un trend che, a nostro giudizio, il governo italiano e gli altri enti competenti non possono e non devono sottovalutare, mettendo in campo azioni realmente serie e mirate per il rilancio del settore edile. Nello specifico del Superbonus, inoltre, torniamo ad auspicare con forza positive novità in merito alle compensazioni destinate a riaprire il mercato dei crediti d’imposta prodotti dai bonus edilizi, che si concentreranno sugli F24 delle imprese e delle banche. Altresì, crediamo importante la proposta di permettere ancora lo sconto in fattura per alcune fasce di reddito per gli incapienti. Senza dimenticare, infine ma non meno rilevante, la nostra richiesta affinché i crediti del Superbonus, ufficializzati e certificati, possano essere utilizzati come moneta parallela per comprare determinati beni come una automobile o un immobile, senza altrimenti dover rincorrere ad un mutuo. Questa procedura innescherebbe, secondo noi, un circuito virtuoso di riduzione dei crediti, per chi ne ha tanti, e al contempo consentirebbe di smuovere l’economia, con benefici ed effetti positivi sia per le imprese che per i privati cittadini”.
Così, in una nota stampa, Marco Matteoni, ex presidente della Confartigianato Edilizia di Roma e del Lazio, nonché tra i principali player nella riqualificazione immobiliare ed energetica.
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