Un estratto degli accesi dibattiti sulla politica locale di questa mattina, inviatomi da un amico imprenditore (e non da un politico). Lo pubblico perché centra egregiamente il problema, con straordinaria disillusione e pragmatismo.
“Il vero cambiamento è nella cultura del nostro paese, il problema non è sempre politico, ma è soprattutto di chi ha la possibilità di scegliere un futuro migliore.
Sono convinto che tra queste due persone che cercano un consenso politico vincerebbe sempre il primo candidato.
Primo esempio.
primo candidato: tagliamo del 70% le tasse comunali sulle case entro 6 mesi.
secondo candidato: tutti devono dichiarare gli affitti, censire gli occupanti effettivi compatibilmente con la capienza dell’immobile e consegnare le dichiarazioni alle questure di competenza.
Parte dei soldi incassati dalla tassazione comunale verrano utilizzati per il decoro urbano e nel giro di 48 mesi proveremo a ridurre di un minimo le aliquote municipali sulle case che ora sono al massimo.
Secondo esempio.
primo candidato: dobbiamo tutelare i balneari, dando pieno appoggio alle loro battaglie perché è un dovere verso chi ha gestito e investito negli anni in queste strutture. Daremo la possibilità di aprire a tutti anche dopo l’estate.
secondo candidato: tutti gli stabilimenti balneari dovranno rispettare i requisiti stabiliti a norma di legge, verranno inserite regole per chi vuole restare aperto tutto l’anno nel rispetto delle stesse regole applicate ai ristoratori di zona. Lavoreremo per garantire il supporto a tutti quelli che rispetteranno il regolamento, sanzioneremo invece chi non è a norma.
Sono solo due esempi, ma possono diventare tranquillamente venti”.