giovedì 21 Novembre 2024,

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Elezioni comunali a Roma

scritto da Redazione
Elezioni comunali a Roma

COMUNALI. AUGELLO: NO A MARCHINI? A QUALCUNO CONVIENE PERDERE -2-
E’ un’offesa alla mia intelligenza l’argomentazione che Marchini non va bene perché è di sinistra. Fratelli d’Italia ha messo un veto su Marchini e poi ha proposto la candidatura di Rita Dalla Chiesa che si è professata elettrice di Marchini. Bertolaso stesso si autodefinisce un democristiano, non mi sembra abbia i connotati di un uomo di destra. Marchini è stato decisivo con la sua firma per far cadere Marino e ha proposto al centrodestra di fare un fronte unico contro il Pd a Roma. Ci sono momenti della politica in cui purtroppo a qualcuno conviene perdere“. Lo ha detto il senatore Andrea Augello del gruppo Cuori italiani, che appoggia Alfio Marchini sindaco di Roma, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus.
Pietrangelo Buttafuoco, che di certo non è di sinistra, ha detto giustamente che hanno escluso Marchini perché sapevano che avrebbe vinto. E’ stato messo il veto persino su Storace – ha aggiunto – che non mi è mai sembrato un pericoloso comunista. Anche non voler fare le primarie dopo averle chieste per anni, vuol dire che qualcuno ha già deciso come deve andare a finire. Nella migliore delle ipotesi si tratta di un errore di valutazione e una mancanza di una volontà inclusiva. Nella peggiore delle ipotesi invece, è la logica del ‘meglio essere i primi degli ultimi che gli ultimi dei primi’. E’ la paura di dover vincere per merito di altri. Ci possono essere anche degli interessi a fare la gara a chi arriva primo nel centrodestra, anziché a chi governa la città“.
Augello ha poi spiegato: “Marchini avrà anche ascendenti di sinistra, ma non possiamo negare che sia stato una spina nel fianco del centrosinistra negli ultimi due anni. Il problema delle sue alternative è completamente diverso. Bertolaso ha rivendicato di aver fatto campagna elettorale per Rutelli, di non aver mai votato Berlusconi, ha detto che è contrario alle ruspe di Salvini e ha detto che i rom sono soggetti deboli che vanno difesi. Invece le vere vittime sono le persone che respirano i fumi dei roghi tossici nei campi, che vedono i cassonetti buttati giù“.
Secondo il senatore “il centrodestra ha scelto un candidato che oltretutto si deve anche difendere in un processo. Mi sembra che peggio non si potesse fare. Noi siamo di fronte a una situazione in cui se noi sommassimo tutte le forze in campo, da Lista Marchini a Fdi a Fi, avremmo la vittoria in tasca. Perché queste forze totalizzano almeno il 36% al primo turno. Se rifiutano le primarie, e come nel 2008 si riuniscono in una stanza persone che insieme non fanno il 21%, vuol dire che hanno rinunciato a capire che il mondo attorno a loro è cambiato. Fdi ce l’ha nello statuto che bisogna fare le primarie e ora non vuole più farle“. Per questo, “se non vogliamo consegnare la città a Grillo, abbiamo solo Marchini che può evitare che accada. Se cominciamo a dialogare per la città e costruiamo un grande movimento civico e una campagna per il voto utile, questo potrebbe portare il centrodestra ad un ripensamento. Non possiamo pensare che dopo quello che è successo, si riunisce un pezzetto di centrodestra senza discutere con nessuno, prende un signore che ha un sacco di guai, e lo candida a dispetto dei santi. E rifiuta un’alleanza con un candidato che ha un consenso a due cifre. Io non credo che i romani comprenderanno questo atteggiamento. La citta’ ha bisogno di una guida che sia estranea a quanto accaduto a Roma negli ultimi anni, che abbia esperienza, che si sia opposta a Marino. Roma non ha più politici credibili, è stata pugnalata da questo governo, a partire dal Giubileo in poi. Roma – ha concluso Augello – non può affidarsi a scatola chiusa a persone che arrivano dal nulla o che sono diretta emanazione di Renzi. Il ballottaggio è con il M5S, perché o il cambiamento lo facciamo noi o lo faranno loro“.


COMUNALI, MARCHINI: È TEMPO DI CAMBIARE
Lo schema fallimentare che il centrosinistra ha adottato nel 2013 oggi viene riproposto dal centrodestra. Ieri era Marino che faceva la foglia di fico ai partiti, oggi Bertolaso fa lo stesso, ironia della sorte è che entrambi sono medici prestati alla politica“. Così, riferisce una nota, Alfio Marchini ai microfoni di Francesco Vergovich su Tele Radio Più.
Come lo schema Marino si dimostrato fallimentare – aggiunge – lo schema Bertolaso non può che ricalcare le ombre di chi ha già percorso questa strada. Io non sono un fanatico del civismo, ma sono fondamentalmente convinto che bisogna essere chiari e netti. Se c’è un profilo civico bisogna che sia davvero civico, se, di contro, il profilo civico si fonde con quello politico necessario un vaglio del popolo, condividendo con la gente questa decisione. Bisogna smetterla di considerare la gente come pecore da tosare, con la pressione fiscale pii alta d’Italia e il pii basso livello di servizi d’Europa. Credono che i romani siano cosi stupidi da accettare che i partiti possano continuare a fare quello che stato fatto fino ad oggi. il tempo di cambiare“.

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