“La Ue ha estremo bisogno di una vera e propria Carta Costituzionale. La Costituzione Europea – o come preferite chiamarla -, infatti, fu partorita anni addietro dalle istituzioni Ue ma di fatto mai ratificata da tutti gli Stati Membri. Quello della Carta Costituzionale europea, formalmente Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa firmato nel 2004 a Roma, è stato un progetto di revisione dei trattati fondativi dell’Unione europea, redatto nel 2003 dalla Convenzione europea e definitivamente abbandonato nel 2007, a seguito dello stop alle ratifiche imposto dalla vittoria del no ai referendum in paesi come Francia e Paesi Bassi. Numerose innovazioni della Costituzione sarebbero state poi introdotte nel successivo Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel 2009 ma ad oggi una vera e propria costituzione non c’è. E, in questo contesto, avvertiamo sì l’Europa presente nella nostra quotidianità, ma ne capiamo superficialmente procedure e delibere; talvolta appare invasiva, altre volte assente ed è raro che ne cogliamo il vero motivo. La via maestra per uscire dai troppi malintesi passa dunque per una definizione precisa della forma costituzionale dell’Unione. Che la si voglia federale o confederale, in coerenza con detti sistemi sperimentati, va costruito uno schema adeguato di norme cardinali e di istituzioni con funzioni ben distinte, che interagiscano negli interessi dei cittadini. Noi riteniamo che l’idea unitaria che diede vita alla creazione dell’Unione Europea, rimane attualissima. Credere in una nuova Europa, libera, tollerante, solidale, faro e credo per il futuro delle nuove generazioni. Nulla osta che i popoli possano dare vita ad una nuova Europa con una nuova concezione di stare insieme per dare forza, luce e vigore all’Unione Politica Europea. Indipendentemente da ciò che scrivono i partiti nella lista dei buoni propositi, l’Europa ha bisogno di una seria Carta Costituzionale. E speriamo che sarà l’obiettivo anche dei nuovi eletti di Bruxelles, dopo le elezioni del prossimo giugno”.
Lo dichiara in una nota il referente nazionale di Sa Cosa, comitato spontaneo di cittadini – amici per la verità, Rocco Tiso.
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