Nella sentenza si ricorda che il primo motivo di appello su cui è fondato il ricorso della Regione Lazio “contesta la sussistenza della giurisdizione del giudice amministrativo facendo leva sulla caratterizzazione politica delle determinazioni regionali aventi ad oggetto l’indizione delle elezioni“. A questo proposito Tedeschini sottolinea che se fosse promosso il ricorso in Cassazione, la suprema corte potrebbe anche accogliere la tesi del difetto di giurisdizione e questo aprirebbe la strada all’annullamento del voto. “Non so cosa deciderà di fare la Regione – specifica l’avvocato – questa è una decisione politica. Posso dire che la Regione ha dal punto di vista giuridico due strumenti per contestare la sentenza del Consiglio di Stato: il ricorso per Cassazione o il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato di fronte alla Corte Costituzionale“.