lunedì 25 Novembre 2024,

Provincia di Latina

Ξ Commenta la notizia

Elezioni provinciali. “Viva il voto Ponderato e chi lo creò”

scritto da Redazione
Elezioni provinciali. “Viva il voto Ponderato e chi lo creò”

Il voto “Ponderato” espresso ieri per l’elezione di 12 consiglieri, di quella che fu la Provincia di Latina, ha dato il suo responso inappellabile con la nomina degli eletti che sono: Giovanni Bernasconi, Roberto Antonini e Gerardo Stefanini del Pd, Patrizio Avelli, Pasquale Cardillo Cupo e Giovanni Trani di Provincia Viva, Massimo Di Trento, Maria Ciolfi e Pasquale De Maio delle Civiche, Vincenzo Carnevale, Giovanna Miele e Gianluca Taddeo di FI.

Il bello di tutta questa surreale storia di pseudo democrazia italica è che il sistema che ha portato a eleggere i 12 consiglieri provinciali è considerato “Ponderato”.

Termine che a molti di primo acchito può sfuggire il significato, ma che con un minimo di approfondimento il “Ponderato” si rivela un termine offensivo per la democrazia partecipata.

In buona sostanza si tratta di una vera e propria surroga all’elettorato popolare, infatti, 400 grandi elettori hanno sostituito brutalmente, grazie alla legge voluta dal ministro Delrio, migliaia di cittadini della provincia pontina, che di questa elezione sanno poco o niente.

Il bello o il brutto dell’antidemocratico sistema, detto “Ponderato”, che è anche capace di fare il calcolo, in percentuale, delle migliaia di potenziali elettori che si sarebbero espressi attraverso i 400 grandi votanti.

Un solo efficace raffronto: il Pd con la sua lista raccoglie 3 consiglieri provinciali  e  25.391,903 voti, pari al 27,01% del totale dei cittadini pontini che in altra democrazia partecipata avrebbero dovuto votarli.

Un dato assurdo, come gli altri del resto, fuori da ogni legittima realtà.

Una legge che rispedisce indietro il nostro Paese di alcuni decenni e lo colloca tra le più “sorde” democrazie del terzo o quarto mondo che sia.

Bizzarra ci pare poi la dichiarazione a caldo della presidentessa Della Penna, che glorificando i suoi primi due anni di gestione afferma: “L’amministrazione provinciale è riuscita a garantire servizi all’altezza di un ente che ha grandi capacità e professionalità e che siamo riusciti a preservare e continuare a mettere a servizio della collettività”.

Dichiarazione da vera “pinocchietta” politica, dal futuro prossimo incerto.

 

Gina Cetrone

Movimento politico “Sì Cambia”

Rispondi alla discussione

Facebook