“Roberta Lombardi, assessore uscente alla “transizione ecologica” della giunta Zingaretti alla regione Lazio, rilancia l’alleanza con la così detta “area progressista”, contro le ultime dichiarazioni di Conte sulle elezioni nel Lazio. Al contrario Alessio D’Amato si lancia nella contesa regionale, con l’appoggio di Calenda e apparentemente dell’intero PD, a partire dallo stesso Zingaretti. Al di là di come andrà a finire questa commedia all’italiana, è utile ricordare come ha gestito la Sanità l’assessore candidato “in pectore, con il sostegno di “tutta” la giunta Zingaretti.
D’Amato rivendica meriti sulla gestione della pandemia, sottacendo che la perdita di circa un terzo dei posti letto negli ospedali, non solo ha comportato l’impossibilità di cura per molti che hanno perso la vita nella prima fase del covid, ma ha incrementato spese per strutture d’emergenza provvisorie, incapaci spesso di fronteggiare la pandemia.
Le liste d’attesa costituiscono un vero e proprio scandalo, che in alcuni casi superano persino l’anno, mentre milioni di euro vengono assegnati alle prestazioni “intramoenia”, per le quali i tempi d’attesa sono quasi nulli. Se poi si ha la disgrazia di avere a che fare con i Pronto Soccorso, al male si aggiungono la disorganizzazione, l’assenza di spazi, i turni massacranti del personale, insufficiente in tutti i settori di intervento sanitario. Non si vede luce infatti sulle migliaia di assunzioni preannunciate dall’assessore e dalla giunta Zingaretti.
La nostra Regione è ormai seconda solo alla Lombardia per il peso della sanità privata, che per i ricoveri ha raggiunto il 49% nelle strutture accreditate, a fronte del dato nazionale, in cui al pubblico invece fa capo ancora il 76%.
Mentre la sanità privata nel territorio è salita al 58%, superando ormai quella pubblica, rispetto all’altra attività, che produce grandi profitti, ossia i ricoveri post-acuti arriviamo al 92% nelle strutture private.
Solo una svolta radicale da queste politiche, che hanno massacrato il Sistema Sanitario nel Lazio e il diritto alla salute dei cittadini, renderebbe possibile tornare ad un’assistenza degna di un paese che fa parte dei primi 7 più ricchi nel mondo.
Rifondazione Comunista, unitamente a Unione Popolare, si impegna nelle prossime elezioni regionali per riconquistare questo e gli altri diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione”.
Così in una nota dichiara Loredana Fraleone, segretaria regionale del Lazio del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea.
I commenti non sono chiusi.