Nicola Zingaretti si avvierebbe a ndiventare il nuovo presidente della Regione Lazio. E si appresterebbe a farlo, stando agli instant poll diffusi dalla Rai, con un risultato clamoroso: una forbice tra il 52 e il 54%. Più prudente l’instant poll di Sky: 39%. Sarebbe stato sconfitto dunque Francesco Storace, l’avversario del centrodestra, che pur limitando i danni grazie al sostegno delle province tradizionalmente più di centrodestra (Frosinone e Latina) si troverebbe però a parecchi punti di distanza, al 28-30% per la Rai, al 28 per Sky. Ma il leader de La Destra non si arrende: “Avvertenza agli scienziati: aspettate domani… sorpresina in arrivo” scrive su Twitter. Per l’ufficialità dei dati bisognerà attendere lo spoglio, che inizierà domani alle 14. Zingaretti avrebbe così superato di slancio gli altri contendenti. Davide Barillari (M5s) sarebbe tra il 7 e il 9% secondo la Rai, mentre Sky lo dà al 21, un risultato che appare più coerente con l’andamento generale del partito di Grillo. La centrista Giulia Bongiorno, che oscillerebbe tra il 4 e il 6% della Rai e l’8 di Sky. Un risultato che, secondo la squadra dell’ex presidente della Provincia di Roma, premierebbe la forza personale del candidato, in grado di spiccare anche in una ‘folla’ di 12 aspiranti governatori, quando in passato, e per di più in un contesto bipolarizzato, le vittorie sono sempre state di misura. Ma soprattutto, sempre che vengano confermate le proporzioni degli instant poll, “gli elettori del Lazio hanno votato in gran massa Zingaretti anche al di là delle appartenenze espresse alla Camera e al Senato” afferma il coordinatore del Comitato Massimiliano Smeriglio. I dati del Senato confermerebbero la sua analisi. Quando erano scrutinate oltre 3700 sezioni su 5267, infatti il centrosinistra era in testa con il 33,17% (Pd al 28,77, Sel al 3,64). A distanza il centrodestra, al 28,24%. Il Pdl, nonostante l’eco del caso Fiorito, è al 22,6%, mentre ci si aspettava certo qualcosa di più da La Destra al 2,39%, sotto a Fratelli d’Italia, al momento al 2,77%, trainato dal radicamento dei romanissimi Giorgia Meloni e Fabio Rampelli. Sono dati, quelli delle due coalizioni ‘maggiori’ al Senato, che però mancano del dato delle liste civiche di Zingaretti e di Storace. Il M5S, invece, stando sempre al parziale del Senato, sarebbe al 25,41%, secondo partito del Lazio. Se ci sarà stato un ‘travaso’ diretto tra Grillo e Zingaretti o un caso di voto disgiunto diffuso, questo potranno dirlo solo i dati delle Regionali. I centristi sarebbero leggermente più su della loro candidata (7,76% al Senato). Ingroia è al 2,1.
L’analisi del voto al Senato conferma che, come sempre, è la popolosa provincia di Roma che traina il centrosinistra: è al 35,1% (Pd al 30,42), il centrodestra al 25,5% (Pdl al 20,30), Grillo al 25,8% stabilmente seconda forza; all’8,12% Monti. A Rieti centrodestra e centrosinistra sono affiancati, con il primo a 31,24 e l’altro a 31. Grillo è al 26,4, ed è primo partito. A Viterbo il centrodestra è davanti con il 31,7%, Grillo secondo al 28,6 (ma é primo partito); segue al 28,3 il centrosinistra. A Frosinone (patria di Fiorito) il centrodestra è in testa col 37% circa, col Pdl che mantiene la supremazia. Segue il centrosinistra al 28,4% e Grillo al 22,16%. A Latina il dato parziale del Senato dà il centrodestra al 41,5%, il centrosinistra e il M5S molto vicini rispettivamente al 23,4 e al 23,1 circa. Sulla Camera, invece, Lazio 1 (Roma e provincia) è ben più avanti nello spoglio di Lazio 2 (le altre province). In Lazio 1 il centrosinistra è in testa sfiorando il 33%, ma Grillo è secondo, quasi al 28. Il centrodestra è poco sopra al 24. In Lazio 2 è in testa il centrodestra con il 34,87. Segue il centrosinistra con 26,37. Il M5S è poco sotto, 26,1.