Una buona organizzazione di pronto soccorso per il trasporto di ammalati da ricoverare urgentemente non può essere affidata in via esclusiva al 118 tradizionale. Partendo da questa considerazione il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità nei giorni scorsi una proposta di legge sull’elisoccorso.
La legge (Storace – Righini) detta disposizioni per l’attuazione del regolamento n.965 del 2012, riguardante i requisiti tecnici e le procedure amministrative relative alle operazioni di volo, con particolare riferimento alle aree di decollo e di atterraggio per interventi di emergenza medica con elicottero.
Diventano così utilizzabili campi sportivi, aree industriali dismesse, parcheggi a raso non utilizzati, sempre che l’attività non sia in contrasto con la normativa riguardante la sicurezza del volo, l’inquinamento acustico e la tutela ambientale.
E’, in effetti, una legge che pone in perfetta uguaglianza tutti i cittadini, consentendo agli abitanti anche delle aree periferiche e disagiate della Regione Lazio, isole comprese, un più facile accesso ai servizi d’emergenza del sistema sanitario.
Congruo, almeno per la parte iniziale del progetto, il finanziamento pronta cassa di 5000.000 euro per il 2014, importo occorrente per porre le aree scelte in condizioni tecniche di operare 24 ore su 24.
Aree che una volta realizzate possono essere anche utilizzate per l’emergenza incendi boschivi.
Ben vengano dunque le nuove piste di atterraggio per gli elicotteri, così come indicate dal nuovo piano di riassetto sanitario provinciale, ubicate presso l’ospedale di Terracina e Formia. Mentre, rispetto alla nuova legge, i sindaci degli altri Comuni pontini possono da oggi fare domanda al commissario ad acta Zingaretti per ottenere anche loro una pista di atterraggio.
E’ chiaro, previa individuazione dell’area prescelta.
Gina Cetrone