Che la sanità laziale non godesse di buona salute è un dato accertato ormai da troppo tempo, ma che la sua ordinaria gestione diventasse sorda anche ad ogni richiamo rispetto ai primari bisogni di salute dei cittadini è davvero intollerabile.
“A noi – affermano il presidente Armando Cusani e l’assessore provinciale e consigliere comunale a Priverno Fabio Martellucci – non interessa quali siano e di chi siano le responsabilità dirette su quanto sta accadendo al punto di primo intervento di Priverno, che proprio nella giornata di ieri, tramite fax, è stato raggiunto da un provvedimento di chiusura immediata.
Una missiva partita dagli uffici della direzione sanitaria dell’Asl Latina, che disponeva ieri pomeriggio per questa mattina la chiusa dell’importante presidio sanitario della città di Priverno, che serve anche un territorio densamente popolato.
Appena avuto contezza del contenuto della determinazione di chiusura – proseguono Cusani e Martellucci – ci siamo immediatamente attivati con il manager Asl per chiederne l’immediato ritiro, evidenziando una serie di motivazioni importanti non tenute in debita considerazione.
La prima riguarda la tempistica che colpisce il punto di primo intervento: neanche 10 ore dalla decisione di chiudere alla effettiva chiusura, bypasando le problematiche che tale e velocissima decisione avrebbe comportato per migliaia di cittadini utenti.
La seconda concerne l’incredibile motivazione che ne sarebbe alla base.
Da informazioni acquisite sarebbe riconducibile “all’improvvisa epidemia sanitaria” di cui ben 10 medici impegnati sarebbero stati inopinatamente colpiti.
Epidemia o legittimo impedimento dovuto a una transitoria “malattia collettiva” dei camici bianchi, fatto sta che il punto di primo intervento chiude i battenti, mentre i medici una volta che si saranno ristabiliti in salute forse verranno dirottati al pronto soccorso dell’ospedale Fiorini di Terracina, dove si registra una situazione drammatica per afflusso e complessità delle prestazioni erogate.
Tutti problemi che, come ripetiamo inascoltati da anni, dovrebbero essere risolti in fase di programmazione e non giungendo a ridosso delle criticità, per adottare poi decisioni spesso cervellotiche e penalizzanti per i cittadini.
Per queste ragioni, ancora questa mattina, abbiamo sollecitato la direzione generale dell’Asl Latina nell’intervenire con urgenza, impedendo la chiusura del punto di primo intervento di Priverno e nel ricercare ogni utile percorso per abbattere i problemi degli operatori del pronto soccorso di Terracina.
Risolvere senza indugio la grave emergenza che si è generata è possibile, –terminano Cusani e Martellucci –facendo ricorso anche alla deroga delle assunzioni e procedendo con velocità alla stipula di contratti a tempo determinato con i tanti medici e paramedici disoccupati”.