In riferimento all’articolo in oggetto e alle dichiarazioni ivi contenute, in cui si afferma che gli utenti della frazione di Pisterzo, nel Comune di Prossedi, hanno diritto al rimborso sulle bollette in quanto “bevevano acqua inquinata” ovvero “non depurata”, occorre chiarire quanto segue.
Il rimborso a cui hanno diritto gli utenti della frazione di Pisterzo, così come altri utenti nella stessa situazione, fa riferimento a tutt’altro, e nulla ha a che vedere con l’acqua distribuita per uso potabile.
L’acqua che “bevono” gli utenti della frazione di Pisterzo è, ed è sempre stata, potabile. I valori dell’acqua distribuita sono, tra l’altro, pubblicati sul sito web aziendale nell’ottica della massima trasparenza nei confronti degli utenti.
Il rimborso fa, invece, riferimento al servizio di depurazione delle acque reflue ed in particolare a quanto previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale n.335/2008 che impone a tutti i gestori, Acqualatina compresa ovviamente, la restituzione, appunto, delle somme corrisposte per il servizio di depurazione agli utenti che non ne hanno usufruito per mancanza di impianti nel territorio in questione.
Tale restituzione sta già avvenendo e in questi giorni gli utenti stanno ricevendo la comunicazione da parte della Società Acqualatina che specifica, appunto, le modalità di restituzione.
Ricordiamo che è possibile chiedere informazioni alla Società consultando il sito web che riporta l’elenco dei codici cliente che riceveranno il rimborso, oppure contattando il call center Acqualatina al numero 800 085 850 oppure via mail all’indirizzo clienti@acqualatina.it. Si può, inoltre, sempre richiedere le informazioni anche presso i Punti Acqua comunali e gli sportelli Acqualatina.
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.