Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per l’Election day che fissa le elezioni europee all’8 e 9 giugno con possibilità di accorpare amministrative e regionali.
Con il provvedimento cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene eliminato il limite.
Il decreto elezioni approvato dal Consiglio dei ministri fissa, quindi, l’accorpamento delle elezioni europee con quelle amministrative e regionali nel fine settimana dell’8-9 giugno e ripristina la norma che cancella i limiti temporali ai sindaci nei Comuni fino a 5mila abitanti e alza da due a tre mandati nei centri fino a 15mila residenti. Inoltre, c’è una novita per attrarre scrutatori e presidenti di seggio, figure sempre più difficili da trovare.
Grazie all’ampliamento del tempo lasciato ai cittadini per votare – il sabato dalle 14 alle 22 e la domenica per tutta la giornata (il voto di sabato in Italia ha solo due precedenti: le europee del 2004 e del 2009) – il decreto aumenta del 30% i compensi a forfait per gli scrutatori (da 120 a 156 euro) e per i presidenti (da 150 a 195 euro) e crescono a 27,7 milioni i costi del voto di giugno.
In provincia di Latina, si voterà per eleggere Sindaci e consiglieri comunali nei seguenti comuni: Maenza, Monte San Biagio, Prossedi, Sermoneta, Rocca Massima e Spigno Saturnia.
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