Il risultato dell’indifferenza e del pressapochismo di chi ha amministrato la Città è sotto gli occhi di tutti. Oggi ne prendono atto le decine di operatori del settore turistico-balneare che, per l’ennesima volta, vedono a forte rischio il loro futuro sul nostro litorale. D’altronde le continue mareggiate delle scorse settimane non hanno fatto altro che accentuare problematiche e criticità in essere da tempo, cui l’Amministrazione Comunale non ha saputo rispondere in maniera appropriata, se non con rimpalli di responsabilità. Ed ora, a Gennaio 2021, la situazione appare decisamente compromessa, per una fascia costiera che può ancora rappresentare a livello naturalistico un autentico faro attrattivo.
L’area di Capratica, con Spiaggia e Duna riconosciute come Sito di Interesse Comunitario, non sono esenti dai danni registrati nei giorni scorsi, come tante altre località del Lido di Fondi. Fondi Vera chiede un immediato tavolo di confronto istituzionale, con la partecipazione attiva di tutte le associazioni di categoria, delle realtà ambientaliste ed ecologiste, degli operatori commerciali. Comune, Regione, classe imprenditoriale e Cittadini si riuniscano, con l’ausilio di tecnici competenti in materia: non si può più rinviare la discussione di questo problema.
I campanelli d’allarme, va detto, sono ormai all’ordine del giorno da tempo. Le preoccupanti previsioni elaborate negli scorsi anni dall’Agenzia Nazionale ENEA circa l’innalzamento del livello del mare che coinvolgerebbe nei prossimi decenni l’intera Piana di Fondi non hanno prodotto, purtroppo, una reale presa di coscienza da parte della Politica locale. L’erosione non fa più notizia, e nessun’azione è stata posta in essere per arginarla. La duna va difesa e sostenuta. Ora più che mai.
Gli ingenti danni provocati dalle recenti mareggiate sono l’unico aspetto di cui ci ricorderemo anche in quest’occasione oppure si passerà a discutere delle azioni da intraprendere in difesa dell’arenile e della duna costiera di Fondi? Il nostro litorale appare flagellato, le maggiori conseguenze sono state pagate dalla costa e dalle spiagge, erose in maniera importante, ma sono stati rilevati anche importanti danni a diverse strutture balneari e a vari accessi al mare che, tra l’altro, rappresentano un’evidente situazione di pericolosità. Lungo tutto il litorale, inoltre, si è accumulata una considerevole quantità di detriti, nonché rifiuti ingombranti e plastici, le mareggiate hanno contribuito a disseppellire sull’arenile residui di opere di cemento armato, macerie sepolte, fosse biologiche e ferri arrugginiti. Nei giorni scorsi, infine, l’accentuato moto ondoso e le correnti hanno sicuramente provocato un insabbiamento degli sbocchi dei Canali Sant’Anastasia e Canneto, di accesso e deflusso delle acque del Lago, nonché del Canale Pedemontano.
Acclarata la fragilità e la vulnerabilità della nostra duna costiera, che pur svolge un’importantissima funzione di riserva di sabbia e di barriera morfologica, di protezione idrogeologica fondamentale soprattutto, come nel nostro caso, in corrispondenza delle pianure costiere alluvionali nonché per le sue funzioni ecologiche, pretendiamo di conoscere le iniziative messe in atto per fronteggiare questa emergenza. Chiediamo un confronto tecnico con la Regione Lazio e gli Enti di competenza, al fine di programmare non solo azioni che contengano nell’immediato come ad esempio finanziamenti per opere di ripascimento morbido, sicuramente importante per il ripristino delle condizioni preesistenti ma, nella maggior parte delle casistiche, così come si è verificato per il litorale del Comune di Fondi, non classificabile come intervento risolutivo. Qualsiasi azione finalizzata al solo ripascimento risulta vano se a tale intervento non fa seguito una programmazione integrata a medio – lungo termine finalizzata alla difesa della costa nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e della tutela ambientale.
Nell’auspicio che venga accolta dalla Regione Lazio la richiesta di stato di emergenza di calamità naturale, unitamente alla predisposizione di un contributo straordinario a copertura parziale dei danni e dei costi da sopportare dai privati e per la pulizia e la messa in sicurezza della duna e dell’arenile, gli Uffici Comunali competenti effettuino un sopralluogo atto a censire e quantificare i danni alle strutture balneari ed a quelle pubbliche al fine di poter documentare il tutto.
Il nostro Consigliere Comunale Francesco Ciccone, infine, chiederà ufficialmente nei prossimi giorni l’inserimento all’Ordine del Giorno della competente Commissione Consiliare di un apposito punto relativo a “Ricognizione generale sulla situazione relativa a progetti, finanziamenti e quant’altro inerenti la difesa del litorale di Fondi”.
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