venerdì 22 Novembre 2024,

Provincia di Latina

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Esplosione silos: vescovo Lamezia, modo inconcepibile morire. Camera ardente prima trasferimento salme in città di origine

scritto da Redazione
Esplosione silos: vescovo Lamezia, modo inconcepibile morire. Camera ardente prima trasferimento salme in città di origine

“Questo è un dramma di tutti. Non ci sono parole per questo modo inconcepibile di morire”. Così il vescovo di Lamezia Terme, Luigi Antonio Cantafora, si è rivolto ai familiari dei tre operai morti nell’incidente avvenuto nell’area industriale di Lamezia Terme il 12 settembre scorso ed i cui feretri hanno oggi ricevuto il saluto della città. “E’ accaduto – ha aggiunto mons. Cantafora – ciò che non deve mai accadere sul posto di lavoro, dove le persone si recano per guadagnarsi il pane col sudore e la fatica per costruire un domani sereno e più sicuro per i loro figli. Negligenza? Mancanza di sicurezza? Non tocca a me rispondere, ma alla magistratura e a quanti hanno le specifiche responsabilità previste dalle leggi. La nostra Costituzione è fondata sul lavoro ma come darle ragione in giornate come questa? La ricerca della verità sull’accaduto andrà avanti e noi confidiamo nella magistratura di questa città”.
Subito dopo il breve discorso del vescovo, interrotto a tratti dalla commozione, è intervenuto il sindaco Gianni Speranza che, unendosi alle parole di mons.Cantafora, ha sottolineato che “l’Amministrazione e il Consiglio comunale di Lamezia Terme si stringono attorno alle famiglie di questi operai insieme a tutta la città. La comunità di Lamezia – ha proseguito – è rimasta profondamente sbigottita per questa tragedia”. Poi rivolgendosi ai familiari presenti ed affranti dal dolore, il sindaco li ha ringraziati. “Nonostante – ha detto – vi sia costato ulteriore dolore, ci avete dato la possibilità di poter salutare i vostri cari oggi insieme prima di raggiungere le vostre città. Speriamo che le indagini questa volta facciano giustizia e la città nelle prossime settimane farà sentire la sua voce per questo problema, che è quello della sicurezza sul lavoro, che in Italia è inaccettabile”. Subito dopo la benedizione, ospitate nella casa funeraria di Putrino, le salme di Daniele Gasbarrone e Alessandro Panella sono partite rispettivamente alla volta di Latina e Velletri, mentre quella di Enrico Amati partirà nel pomeriggio alla volta di Torrita di Siena, dove si svolgeranno i funerali.  Alla commemorazione, erano presenti, tra gli altri, delegazioni della Giunta e del Consiglio comunali di Lamezia e della Cgil, insieme a cittadini ed ai colleghi dei tre operai.

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