Ci assale un’insopprimibile rabbia nel vedere le immagini delle attuali condizioni della spiaggia di Terracina video registrate le scorse settimane e inserite nella docu – fiction “Aldo Moro, il Professore”, in onda ieri sera su RAI1.
Riprese che rimarranno negativamente nella memoria di chi quella spiaggia (ma anche il mare, il lungomare Circe e l’eccellente qualità della vita di Terracina) ha saputo apprezzare negli anni in cui Aldo Moro scelse la città come buon ritiro dalle fatiche dell’attività politica, istituzionale e didattica.
E per i tanti turisti che amarono Terracina quale meta eccellente per le loro vacanze estive.
Una spiaggia che attraverso le foto scattate a Moro negli anni ’60 si presentava con la rena fine e dorata e che dopo un miserevole ripascimento si trova in lorde condizioni.
Senza che nessuno, a qualsiasi titolo di responsabilità, nel corso degli ultimi decenni si sia sentito in dovere di chiedere spiegazioni alle istituzioni coinvolte al disastro ambientale (perché tale è stato) perpetrato a danno dell’economia di un’intera città, che continua a pagare oggi più di ieri un conto salatissimo.
Riteniamo che neanche le ultime devastanti immagini della fu spiaggia di Terracina, inserite all’interno di un documento storico sulla vita di Aldo Moro, smuoverà le sopra menzionate e dormienti coscienze, evidentemente fatte di pietra durissima, come quelle sversate sull’ex arenile dorato.
e.
Questo è un intervento postato in occasione della messa in onda della fiction di Rai1 “Aldo Moro, il Professore”.
Era il 9 maggio del 2018 e quel giorno, come ancora oggi, proviamo lo stesso dolore fisico nel vedere come la rena della spiaggia di Terracina si era presentata a qualche decina di migliaia di telespettatori
Le foto degli anni ‘60 di Aldo Moro, in riva al mare terracinese con figli e moglie, ci inducono ancor di più ad una riflessione storica che non lascia scampo neanche a chi presuppone, scioccamente, che tale critica va nella direzione di infangare la Città.
La storia non si può disconoscere o annullare per carità di patria, per i piccoli interessi di immagine o di bottega politica (se mai ce ne fosse di bottega politica).
La Storia della Città è scritta a caratteri cubitali e a futura memoria.
Per far tornare, infine, allo status quo la cara “spiaggiona” (se mai è tecnicamente e finanziariamente possibile) ci vuole un lavoro duro, senza soste, da competenti amministratori e veri amanti della Città.
e.
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