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Estate terracinese 2024. Vespasiani e polemiche in divenire?

scritto da Redazione
Estate terracinese 2024.  Vespasiani e polemiche in divenire?

Sempre con il massimo rispetto per le autorità politiche elette, per i cittadini residenti e i turisti che dovrebbero “affollarein questa stagione la bella Terracina, ma quello che vediamo da qualche tempo a questa parte in città ci consegna continue sorprese.

Il bel lungomare che fa volgere soprattutto al tramonto lo sguardo verso il Circeo della Maga, ci presenta sempre più spesso novità del “genio umano” sulle quali intavolare colorite discussioni.

In questo ameno luogo i terracinesi hanno visto devastanti mareggiate abbattere il marciapiede in più punti e far sparire, come d’incanto, la straordinaria e dorata sabbia.

In quei devastanti giorni di maltempo si sono visti saltare, come birilli, stabilimenti balneari che per decenni erano stati lo skyline di Terracina e del ritrovo estivo per eccellenza di generazioni di terracinesi e affezionati villeggianti.

Molti hanno avuto la sventura di veder sversate tonnellate di “mazzacani” sulla preziosa rena, di quella che fu una delle spiagge più ricercate del Lazio.

In decine di migliaia hanno osservato l’ultima evoluzione di un aeroplano militare precipitare sullo specchio d’acqua del mare terracinese e il pilota perire tra i flutti.

Per la prima volta nella storia della città si ammira, in conseguenza al mortale incidente, la costruzione sull’ex rena dorata di un mausoleo dedicato a quella tragedia collettiva, oltre che familiare per lo sfortunato pilota e per l’arma di appartenenza.

In molti credevano, ingenuamente, di aver visto dall’ameno luogo tutto l’umano possibile, ma il lungomare Circe riserva sorprese incredibili.

In queste ultime ore infatti sull’ex dorata rena, splendore dei tempi che furono, sono stati posizionati diversi “vespasiani”, “latrine”, “ritirate”, “orinatoi”, “toilette”, wc, che la storia recente ha tradotto pomposamente e semplicemente in “bagni chimici”.

Certo, per ottenere l’autorizzazione ad esercitare l’affitto di sdraio ed ombrelloni sulla spiaggia di Ponente, c’è l’obbligo per il concessionario offrire al bagnante, all’occorrenza, spesso impellente, l’uso del “cesso”.

Diversi cittadini, come l’autore delle foto che si pubblicano, lamentano oltre all’immagine poco edificante dello storico luogo turistico, un lato oscuro o per meglio dire la parte poco igienica, a tratti insopportabile del fetore che affluisce alle narici dei viandanti in libera uscita sul lungomare, proprio a causa della massiccia concentrazione dei “bagni chimici”.

Un fetore che diventa grave problema olfattivo ma anche di precaria immagine turistica e igienico – sanitaria, che andrebbe risolto per non stratificare nei cittadini e nei turisti la coscienza che il bel lungomare di Ponente sia divenuto a pieno titolo una latrina under the open.

Una domanda finale è lecita: ma non si poteva trovare una soluzione diversa?

e.

#regionelazio #politica #terracina #menavientemena

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