Una ripartenza graduale anche a Terracina centrata su salute, scuola, benessere, digitalizzazione, ambiente, servizi di cura, ciclabilita’ cittadina e nuovi modelli e stili di vita. Oltre i bonus alimentari, serve un piano programmatico di interventi, un fondo per incentivare acquisti e servizi utili, la rimodulazione ed estensione del periodo di sospensione delle tasse comunali, aiuti per fare fronte ai costi fissi in un periodo di mancati guadagni, energie fresche e nuove competenze per un mondo diverso. Noi ci siamo.
#svoltaverdeperterracina
#dallazonarossaallazonaverde
Il nuovo Decreto DPCM del 26 aprile scorso detta le regole e le linee guida per una graduale ripartenza pur con molti punti interrogativi ancora da sciogliere. La nostra città sembra essere stata per fortuna risparmiata finora dalla crisi pandemica con 30 casi, 6 ricoverati, 15 negativi, 7 in isolamento domiciliare e purtroppo due decessi fino ad oggi, e la cittadinanza ha dato una grande prova di se’ con un basso numero di violazioni e con una serie di iniziative anche auto-organizzate veramente lodevoli a livello sociale, con il costante supporto della Protezione Civile Comunale che si è spesa con la consueta generosita’ e di tutte le altre Associazioni attive, prima fra tutte la Caritas e di questo va dato merito a tutti i Volontari. Purtroppo lo stato sia della nostra economia cittadina, con esercizi commerciali, alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari chiusi, artigiani, ditte individuali e microimprese ferme, un turismo in grande affanno con un drastico calo delle prenotazioni, con agricoltori e pescatori alle prese con la carenza di manodopera e con le dinamiche di mercato della grande distribuzione organizzata, che della nostra societa’, con molte famiglie penalizzate dalla restrizione casalinga e dalla riduzione del reddito e molti bambini e ragazzi privi della socialita’ scolastica e a volte impediti anche nella socialita’ digitale, è andato sicuramente peggiorando in questi mesi e sta mettendo a dura prova la coesione sociale.
Europa Verde chiede che l’Amministrazione proceda con urgenza, superando la logica emergenziale dei bonus alimentari – di cui, per inciso, non conosciamo ancora la graduatoria pubblica dei beneficiari secondo la normativa della Privacy- alla predisposizione di un programma di lavoro per la gestione di una efficace ed efficiente ripartenza, anche considerando le “Misure Urgenti per la Sanita’ pubblica” contenute nella recente nota emessa dalla nota ASL di Latina, con l’obiettivo di:
Inoltre l’Amministrazione deve provvedere quanto prima allo stanziamento di un fondo di bilancio pubblico dedicato, anche come integrazione ad altri fondi stanziati a livello regionale e nazionale, preposto ad aiutare i lavoratori, le famiglie, i professionisti e le imprese che si sono venute a trovare in difficoltà a seguito dell’emergenza Coronavirus, al fine di:
Il fondo potrebbe essere anche aperto alle donazioni private da parte dei cittadini abbienti, che potranno godere di una detrazione fiscale che il decreto Cura Italia ha fissato al 30%.
Inoltre è necessario agire e presto anche sul fronte delle tasse comunali con le dovute esenzioni, decurtazioni e rinvii come già riportato nella DGC-82-2020 “Gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Determinazioni a favore del sistema produttivo e le famiglie” del 24 marzo, delibera che è ormai superata, provvedendo a rimodulare le stesse in base alle fasi di “lockdown” previste ed estendere ancora almeno fino a ottobre il periodo di sospensione del pagamento dell’imposta di soggiorno, dell’IMU, del pagamento del canone occupazione spazi e aree pubbliche (Cosap) e dell’imposta comunale sulla pubblicità e della TARI e TASI e dei pagamenti per la sosta.
“Riteniamo assolutamente necessaria la istituzione di un “Gruppo di lavoro” (Task force) che possa proporre idee fresche e nuove alla Amministrazione, per la programmazione e gestione dell’emergenza nella fase 2 e per una graduale ripartenza. Ad oggi abbiamo notizia solo della riconvocazione, non sufficiente a nostro avviso, del “Tavolo del Turismo”. Come pure riteniamo fondamentale la elaborazione di un piano programmatico e la istituzione di un fondo comunale espressamente dedicato, con uno specifico stanziamento in bilancio, destinato all’emergenza e alla ripartenza, come deciso e annunciato pubblicamente da altri comuni limitrofi a partire dal nostro capoluogo di Provincia, soprattutto cogliendo la grande opportunita’ di programmare un nuovo sviluppo cittadino in senso ecologico e “pulito” della citta’. Come Europa Verde Terracina, chiediamo di poter presentare la nostra articolata proposta, corredata di possibili fonti di finanziamento a livello regionale, nazionale ed europeo, incentrata sull’aiuto alle imprese e attivita’ virtuose che accettano la sfida ecologica e sono disponibili a ripensare ad alcuni modelli produttivi e di servizio, sull’assistenza alle famiglie, agli anziani, ai disabili e ai bambini, sulle misure di contrasto alle crescenti disuguaglianze sociali e culturali, sullo sviluppo di infrastrutture digitali e applicazioni anche per la cultura, di mobilita’ sostenibile e di servizi per il benessere e la salute”- dichiarano Catia M. Mosa e Gabriele Subiaco, co-portavoce Europa Verde Terracina.