martedì 26 Novembre 2024,

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Europa Verde Lazio e Europa Verde Terracina, riaffermano la contrarietà alla Roma – Latina

scritto da Redazione
Europa Verde Lazio e Europa Verde Terracina, riaffermano la contrarietà alla Roma – Latina

E’ in scadenza in questi giorni il termine per far ripartire la gara d’appalto per realizzare l’autostrada Roma-Latina, come stabilito dalla Quinta sezione del Consiglio di Stato il 15 febbraio scorso, accogliendo un ricorso presentato da Consorzio Stabile Sis, la società che originariamente si era aggiudicata la gara da 2,7 miliardi, gara annullata dagli stessi giudici di Palazzo Spada nel 2018 in appello per un vizio nella procedura. La gara secondo quanto riportato in sentenza dovrà invece ripartire dalla predisposizione delle lettere d’invito, con conseguente ripresentazione delle offerte tecniche ed economiche da parte dei partecipanti al bando originario aggiudicato nel 2016, Consorzio Stabile Sis e Webuild (la ex Salini Impregilo).

Tramonta ormai definitivamente l’ipotesi avallata dal precedente Governo secondo la quale la società Autostrade per il Lazio (partecipata in modo paritetico da Anas e Regione Lazio) avrebbe dovuto realizzare l’opera almeno in parte in house. Sembrerebbe così cancellato anche il lavoro propedeutico del Tavolo Tecnico costituito da Regione Lazio, Ministero, ANAS e Autostrade del Lazio che a dicembre scorso aveva varato una project review ipotizzando un minor consumo di suolo, razionalizzazione degli investimenti suddividendo ogni fase dell’opera in lotti funzionali, riduzione dei costi di realizzazione per contenere le tariffe di pedaggio, project review che non aveva però risolto i diversi punti controversi dell’opera.

Nella sentenza i giudici chiariscono ulteriormente che, in caso di ulteriore inerzia da parte di Autostrade per il Lazio, su richiesta di Consorzio Stabile Sis, potrà essere nominato un commissario ad acta.

“Siamo sconcertati e preoccupati che la devastante opera di realizzazione dell’autostrada Roma-Latina e della Bretella Cisterna-Valmontone, una opera ormai vecchia e superata, inserita addirittura nella legge obiettivo del 2001, con un iter travagliato e molto contestato, possa riprendere quota con l’ultima sentenza del Consiglio di Stato e vogliamo esprimere la nostra vicinanza come Europa Verde Lazio e Europa Verde Terracina a tutti i Cittadini, gli Imprenditori agricoli, i Comitati territoriali impegnati, ribadendo la nostra assoluta contrarietà” così Nando Bonessio, co-portavoce dei Verdi del Lazio, e Gabriele Subiaco co-portavoce di Europa Verde Terracina – “Peraltro la scelta di questi ultimi giorni del M5S di entrare nella giunta regionale, addirittura ricoprendo l’assessorato alla transizione ecologica ma senza porre, almeno finora, una precisa pregiudiziale sull’opera devastante, visto che la esplicita richiesta del ritiro del progetto di questa inutile e devastante opera non è rientrata tra le precondizioni del programma che M5S e PD hanno sottoscritto, rende il rischio ancora più evidente, visto che il M5S era stato tra i pochi a contrastare la devastante opera. Anche il nostro Consigliere Regionale Marco Cacciatore di Europa Verde conferma la sua assoluta contrarietà all’opera e si impegna a opporsi agli eventuali atti in Consiglio Regionale. D’altro canto, già mesi fa con un nostro comunicato https://www.europaverdeterracina.it/2020/12/20/comunicato-stampa-n-32/ avevamo bocciato la revisione dell’infrastruttura, la cosiddetta project review, poiché non aveva tenuto conto delle osservazioni, da noi fortemente sostenute, trasmesse dai territori e dai Comitati cittadini sulla necessità di rivedere il progetto eliminando completamente il pedaggio, inserendo un’alternativa per il trasporto pendolare e mettendo in sicurezza la Strada Statale 148 Pontina, attuando una moderna mobilità intermodale, ispirata all’economia circolare e sostenibile nonché alla riduzione del flusso veicolare, puntando sul trasporto pubblico locale non inquinante con corsie dedicate e su un trasporto extraurbano su ferro con una linea di metropolitana leggera che potesse servire anche i comuni di Terracina, Sabaudia e San Felice Circeo attualmente in difficoltà vista l’indisponibilità del collegamento ferroviario Terracina-Priverno Fossanova ed il perdurare dello stallo sulla questione del ritorno del treno a Terracina.”

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