Una iniezione di liquidità: somme ingenti non dovranno essere restituite per quest’anno allo Stato per i mutui in precedenza contratti. Dall’analisi della documentazione pubblicata sul sito comunale http://hosting.soluzionipa.it/terracina/albo/albo_dettagli.php?id=17413 emerge infatti che quest’anno il Comune di Terracina a seguito della rinegoziazione dei suoi mutui con Cassa Depositi e Prestiti non dovrà restituire un bel gruzzolo di oltre 470.000 euro già previsti a Bilancio. Inoltre a seguito della riduzione della rata semestrale da 313.795 euro a 100.570 euro a partire dal 2021 consentirà anche un sostanzioso minore esborso per i prossimi anni. Ovviamente la rinegoziazione prevede un allungamento della durata dei mutui fino al 2043 (24 anni) e quindi un maggior esborso finale complessivo di interessi per il Comune con un incidenza degli stessi sul debito residuo al 1.1.2020 (3.143.012 euro) che passa da circa il 20% a quasi il 50%.
Una minore rata per i mutui libera però per quest’anno e per i prossimi delle risorse di Bilancio che possono essere utilizzate per lo stanziamento di un fondo di bilancio pubblico dedicato per quest’anno e per i prossimi, come Europa Verde ha richiesto con il nostro Comunicato “EUROPA VERDE TERRACINA: LE NOSTRE PROPOSTE E LE NOSTRE PRIORITA’ PER LA FASE 2 E LA RIPARTENZA” del 29 Aprile scorso http://www.latinatoday.it/politica/coronavirus-fase-2-europa-verde-terracina-proposte.html, anche come integrazione ad altri fondi stanziati a livello regionale e nazionale, preposto ad aiutare i lavoratori, le famiglie, i professionisti e le imprese che si sono venute a trovare in difficoltà a seguito dell’emergenza Coronavirus e per dare davvero una svolta in senso ecologico e green allo sviluppo futuro economico e turistico della nostra Città.
“Tutte le misure di sostegno dovranno essere orientate alla sanita’, alla scuola, ad una nuova mobilità ed alla transizione ecologica, considerando tutte le articolazioni del Green New Deal Europeo e la completa decarbonizzazione della nostra economia a livello nazionale e locale come essenziali per una corretta ripartenza. Non possiamo permetterci di compiere più errori, consapevoli della relazione tra la pandemia e la crisi ambientale e climatica e non possiamo certo seguire la proposta antistorica della Destra conservatrice e sovranista europea di cancellare il Green New Deal e tornare ad una economia del carbone. Come già riportato in altri comunicati, torniamo sulla proposta di istituire un tavolo di crisi comunale, aperto anche ai contributi di tutte le forze politiche e delle associazioni (e non solo a chi già siede in Consiglio comunale come per ora previsto) per analizzare, valutare e comunicare con chiarezza ai cittadini tutte le necessarie ed auspicabili misure economiche (locali, regionali, nazionali, europee) a supporto sia delle famiglie e delle piccole imprese, con massima attenzione ai più fragili e ai piu’ impattati dalla pandemia. In questo momento è necessario il contributo di tutti e Europa Verde Terracina vuole fare la sua parte.” dichiara Gabriele Subiaco, co-portavoce di Europa Verde Terracina.