Positiva l’introduzione nella legge elettorale europea dello strumento della preferenza di genere che garantirà, come già avvenuto negli enti locali, una maggiore presenza di donne nel Parlamento europeo. Tale meccanismo, come affermato da molti, andrebbe inserito anche nell’Italicum, che ad oggi rischia altrimenti di essere la riproposizione in piccolo del porcellum con le liste bloccate. È, infatti, necessario dare la possibilità ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti così come avviene per i municipi, i comuni, le regioni e per le elezioni europee. Sostanzialmente solo la legge per il Parlamento Italiano non avrebbe le preferenze di genere, uno strumento utile a combattere il fenomeno della ‘casta’ e colmare quella distanza tra i cittadini e la politica, responsabilizzando peraltro gli eletti nei confronti degli elettori. Così in una nota il deputato PD Umberto Marroni.