Sulla stessa linea l’ex consigliere Donato Robilotta: “Avevamo chiesto un incontro ufficiale alla Regione per chiedere una discussione sulla legge, capendo l’urgenza di dare un contributo, ma non siamo stati neppure ricevuti. Noi siamo disponibili a dare un contributo ma vogliamo capire dove va: se va verso gli indigenti o se va verso l’aumento della spesa del consiglio regionale“. “Il consiglio regionale – sottolinea Robilotta – ha aumentato la dotazione organica delle strutture di supporto politico, dalla scorsa legislatura ad oggi, quindi tutti risparmi che si dice si avranno grazie al taglio dei vitalizi andranno a coprire quelle spese“. “Chiediamo al Tar di fare giustizia – precisa – Se il Tar ci desse ragione io sarei il primo a dare alla Caritas quello che mi verrebbe restituito. Quello che non voglio è che il mio sacrificio vada alla casta“. E sul contro ricorso dei grillini Robilotta aggiunge: “Come mai non si sono fatti sentire di fronte all’aumento della dotazione organica delle commissioni?“. Il calcolo dei vitalizi, comunque, secondo Robilotta è regolare: “La legge lo prevedeva e il Lazio non è la sola Regione in cui ciò è accaduto“.
Assicurano di non voler indietro un euro per le loro tasche, ma che sono semplicemente determinati a sapere “dove vanno a finire” i risparmi legati al taglio dei vitalizi. E che, se la giustizia amministrativa gli darà ragione, non spenderanno quei soldi, anzi, li daranno in beneficenza. Sono alcuni degli ex consiglieri regionali del Lazio che hanno fatto ricorso al Tar contro la sforbiciata ai vitalizi decisa dall’assemblea elettiva. Giovedì il Tar avvierà l’esame sul ricorso, mentre un contro ricorso è stato presentato dal Movimento 5 Stelle che, tra l’altro, mette in discussione il modo in cui è stato fatto il calcolo per l’assegno: non solo sull’indennità di carica ma anche sui rimborsi spese. Se alla
fine venisse accolto si potrebbe aprire la strada alla restituzione di una buona parte di quanto incassato dai consiglieri regionali laziali in base a questo meccanismo.
“Io sono a favore del taglio – afferma all’Adnkronos l’ex consigliere Alfredo Pallone – Però voglio sapere dove va a finire tanto che, se dovessi vincere, aprirò un mio fondo bancario e lascerò i soldi sul fondo. Non voglio lasciare i soldi in mano a Zingaretti che non sta facendo nulla“.