“Avremmo preferito constatare l’esistenza di soluzioni concrete intraprese dal governo durante l’incontro odierno a Palazzo Chigi, ma dobbiamo e possiamo solo registrare il rinviare il problema, nello specifico il 23 novembre prossimo, quando si riunirà l’assemblea dei soci ed è per questo che abbiamo deciso di proclamare, unitariamente alle altre sigle sindacali, 8 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti”.
Lo affermano al termine dell’incontro con il governo sull’ex Ilva a Palazzo Chigi il Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, e il Vice Segretario Nazionale con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, con Alessandro Dipino, Segretario Provinciale UglM Taranto.
“Auspicavamo, vista la tempestività della convocazione, che ci fossero fornite risposte sulla reale volontà del governo di risolvere l’annosa vertenza ‘Acciaierie d’Italia, ex Ilva’, ma – hanno sottolineato i sindacalisti – nulla ci è stato comunicato in merito al cambio di governance, al piano di investimenti e, neanche, sulle indiscrezioni, trapelate attraverso i media, di un possibile accordo tra Mittal e governo in vista di un’iniezione di capitale economico con l’obiettivo, da parte del governo, di trovare, ancora una volta, una partnership con un socio privato. Nell’incontro di oggi, invece, è mancata la concretezza, in un contesto quanto mai instabile e pericoloso che rischia seriamente di compromettere la salvaguardia della fabbrica, degli impianti e dei posti di lavoro”.
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