Rifondazione Comunista sostiene i lavoratori e le lavoratrici Alitalia CUB e AirCrewCommiteee che mercoledì 30 dicembre saranno in Piazza Montecitorio per denunciare un progetto di nuova compagnia aerea all’insegna di licenziamenti, smembramento, ridimensionamento e chiede al Parlamento di rifiutare un piano industriale che non si propone di rilanciare la compagnia e tutelare gli attuali livelli di occupazione.
Con la nazionalizzazione dell’Alitalia sembrava che il Governo, dopo anni di scelte sciagurate e dannose per l’azienda ed i lavoratori, avesse preso la giusta strada. Da tempo il PRC indicava nella nazionalizzazione l’unica soluzione per assicurare l’esistenza ed il rilancio di una compagnia di bandiera. Tuttavia ciò che avrebbe dovuto segnare una ripresa del vettore aereo nazionale, è stato immediatamente depotenziato dall’attuale presidente e dall’amministratore delegato-direttore generale della newco Italia Trasporto Aereo, che hanno presentato un piano industriale di ridimensionamento dell’azienda, prevedendo di dimezzare voli e personale e progettando di impiegare cinque anni per tornare alle dimensioni attuali. Tutto il contrario di quanto stanno facendo le altre grandi compagnie, che guardano alla prossima ripresa potenziando flotte e linee.
Rifondazione Comunista ritiene inaccettabile che lavoratrici e lavoratori debbano nuovamente subire le stesse scelte sbagliate già vissute negli ultimi anni. E’ inaccettabile che mentre lo Stato assicura un capitale di tre miliardi per far ripartire in sicurezza la newco, il management si predisponga a ripetere gli stessi processi che hanno generato la devastazione della compagnia di bandiera. Invitiamo tutti a sostenere lavoratrici e lavoratori Alitalia ed a sottoscrivere la petizione contro i licenziamenti e il nuovo piano industriale, proposta da CUB e AirCrewCommittee su Change: https://www.change.org/p/petizione-lavoratori-e-lavoratrici-alitalia