La storia della “Terracina Ambiente”, la società mista incaricata della gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella Città di Terracina, dal 2007 al 2011, è una di quelle vicende che ancora oggi grida vendetta di conoscenza da parte dei cittadini.
Oggi, ritorniamo su questa incredibile vicenda per l’input che ci offre Vincenzo Coccia, avvocato e all’epoca dei fatti consigliere comunale di minoranza.
Scrive l’avvocato Coccia in un post pubblicato sulla sua pagina facebook.
“Questo è l’aggiornamento al 31.12.2024 del Fallimento della Terracina Ambiente che il governo cittadino dell’epoca ha deliberatamente deciso di far fallire non opponendosi ad un decreto ingiuntivo.
Una società come dimostrano i conti con un attivo di oltre 1.600.000,00 euro nonostante gli oltre 700.000,00 euro di costi della procedura di Fallimento.
Una vergogna cittadina senza eguali”.
Per chi non ha contezza di quanto accaduto, in breve, proponiamo i fatti così come si sono svolti nel corso degli anni e come li conosciamo.
Già detto che era una società mista pubblico privato, la “Terracina Ambiente” nel dicembre del 2011, il Tribunale di Latina ne dichiarava il fallimento.
Questo in conseguenza di una istanza della società creditrice Poseidon di Latina.
Le indagini successive all’istanza della Poseidon evidenziarono presunte irregolarità nella gestione della società, tra cui l’ipotesi di frode in pubbliche forniture e truffa, con affidamenti diretti senza gara ed emergenze create ad hoc.
Queste accuse portarono a processi che coinvolsero gli ex vertici della “Terracina Ambiente”, dirigenti della “Latina Ambiente”, dipendenti del Comune di Terracina e titolari di aziende private.
Tuttavia, dopo oltre sette anni dall’avvio del procedimento giudiziario, caratterizzato da numerosi rinvii, cambi di giudici e notifiche errate, il 12 novembre 2019 il collegio penale dichiara il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione dei reati ai dieci accusati.
Di conseguenza, la vicenda si concluse senza che nessuno fosse ritenuto responsabile e senza un processo effettivo.
Parallelamente, in sede civile, il Tribunale delle imprese respinse l’azione di responsabilità promosso dalla curatela fallimentare nei confronti degli indagati, stabilendo che gli amministratori della società aveva agito correttamente.
In sintesi, nonostante le gravi accuse e le indagini approfondite, il fallimento della Terracina Ambiente si concluse senza sanzioni penali e civili a causa della prescrizione dei reati e delle decisioni giudiziarie in sede civile.
Questo, in sintesi, è la storia del fallimento della Terracina Ambiente.
Una storia all’italiana, una storia alla terracinese?
e.
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