Purtroppo, per le famiglie italiane, considerati gli aumenti in atto per quanto riguarda gli alberghi, i ristoranti, il costo dei viaggi e delle strutture balneari, si profila un’estate più costosa. In particolare, nel settore dei servizi balneari, l’Italia è da molto tempo prima in classifica per gli incrementi giornalieri che si riconfermano anche quest’anno in termini clamorosi. A titolo di esempio, si pensi che, l’importo medio a giornata per un ombrellone e due lettini va ben oltre i trenta euro. Questi fattori avranno delle ricadute notevoli e faranno aumentare il costo indicativo di una vacanza per una famiglia di tre persone di 710 euro a settimana, ovvero il 19,5% in più. Ciò ha portato, rispetto al 2022, a un importo medio di 4350 euro contro i precedenti 3640. Questo non porterà solo ad una diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie ma ne bloccherà in parte l’esodo estivo. A tal proposito, noi prevediamo un decremento dei flussi interni nell’ottica del turismo nostrano e, oltre a ciò, si avrà un influsso internazionale perché, l’incremento dei prezzi in Italia, incentiva la concorrenza dei paesi meno cari, come Croazia, Spagna, Portogallo e, in alcuni casi, la Francia.
Su questo versante, per diminuire i costi, è importante che si arginino le speculazioni sul costo delle bollette e sulle materie prime che, nonostante il calo, i prezzi rimangono alti e, in alcuni casi, continuano a salire. Quindi, da parte delle istituzioni, è fondamentale verificare dove si attuano queste speculazioni, facendole cessare. Oltre a ciò, come ci indica l’Europa, bisognerebbe mettere a gara i servizi balneari, tanto che, il nostro paese attualmente, è sotto infrazione per non averlo fatto. Non bisogna dimenticare che, le spiagge, sono del demanio pubblico e quindi dei cittadini e dello Stato. Attualmente invece, vi sono delle concessioni che durano decine di anni e vengono trasformate in una proprietà di chi le gestisce e ciò non è corretto. È necessario fare concorrenza, migliorare i servizi e, soprattutto abbatterne i costi che, allo stato attuale, sono tra i più elevati al livello internazionale.
I commenti non sono chiusi.